Call of Duty: Ghost
Giocare online con persone mai viste quando il titolo prevede una certa strategia è un po’ come giocare a calcetto insieme a sconosciuti, manca la coordinazione di squadra e si finisce per giocare individualmente, annacquando la filosofia del gioco.
Tuttavia, i fondamenti di Blitz, la nuova modalità di gioco multiplayer introdotta da Call of Duty: Ghosts sono abbastanza semplici da padroneggiare da consentire una certa strategia anche quando i vostri amici non sono online.
I due team vengono posizionati ai lati opposti di una mappa. Nella base di ogni squadra c’è una sorta di portale che garantisce un punto all’avversario che ci entra dentro, e che dopo ogni cattura si chiude per dieci secondi. Arrivati a metà del tempo, i team si cambiano di posto, proprio come accade nel calcio o nel rugby.Vince chi entra per 15 volte nel portale nemico. Detta così, questa modalità potrebbe essere il classicocattura la bandiera, ma c’è una differenza sostanziale: quando si entra nel portale nemico si viene subito teletrasportati nella nostra base, pronti per difendere il proprio portale o ripartite all’attacco.
Questa modifica azzera ogni tipo di strategia sul come riportare la bandiera, ed evita che il portatore perda tempo perché vuole fare qualche altra uccisione o non venga difeso adeguatamente, e rende il gioco estremamente veloce e frenetico, perfetto per partitelle veloci. Certo, un team coordinato avrà sempre la meglio su una banda di cani sciolti, ma ci si riesce a divertire anche con gruppi improvvisati.
La velocità del gameplay è accentuata dalle dimensioni della mappa, che nel caso della nostra prova era uno scenario urbano devastato dai bombardamenti, abbastanza piccolo da poter essere percorso in pochissimo tempo da un capo all’altro, e così intricato da garantire multipli punti di accesso alla base nemica.
Visivamente parlando, il nuovo motore di cui beneficia Call of Duty: Ghost è senza dubbio un passo avanti rispetto a quello abbastanza datato su cui si basavano i precedenti capitoli, ma non permette tutte quelle possibilità di modifica presenti in Battlefield 4. Questo da una parte potrebbe essere un punto a sfavore, ma se guardiamo la cosa dal punto di vista dell’e-sport, consente di ottenere un campo da gioco in cui l’unica variabile è l’abilità del giocatore, proprio come nelle competizioni reali.
Inoltre la modalità Blitz - grazie al gameplay frenetico, al bisogno di prendere decisioni fondamentali in brevissimo tempo, alla divisione in due tempi e al fatto di poter schierare giocatori esperti in attacco, esperti in difesa, o fantasisti multiruolo - sembra fatta apposta per essere vista da migliaia di spettatori nei tornei mondiali che mettono in palio ricchi montepremi.
Con Titanfall e Battlefield 4 pronti a lanciare la sfida - senza dimenticare il prossimo capitolo di Halo che si staglia all’orizzonte - Call of Duty: Ghosts dovrà senza dubbio sudarsela la medaglia per il titolo più giocato in multiplayer (Anche se due di questi titoli sono esclusive Xbox). Una situazione molto interessante in cui il titoloActivision ha dalla sua un bacino di fan costruita anno dopo anno, che potrebbe fare la differenza.
Giocare online con persone mai viste quando il titolo prevede una certa strategia è un po’ come giocare a calcetto insieme a sconosciuti, manca la coordinazione di squadra e si finisce per giocare individualmente, annacquando la filosofia del gioco.
Tuttavia, i fondamenti di Blitz, la nuova modalità di gioco multiplayer introdotta da Call of Duty: Ghosts sono abbastanza semplici da padroneggiare da consentire una certa strategia anche quando i vostri amici non sono online.
I due team vengono posizionati ai lati opposti di una mappa. Nella base di ogni squadra c’è una sorta di portale che garantisce un punto all’avversario che ci entra dentro, e che dopo ogni cattura si chiude per dieci secondi. Arrivati a metà del tempo, i team si cambiano di posto, proprio come accade nel calcio o nel rugby.Vince chi entra per 15 volte nel portale nemico. Detta così, questa modalità potrebbe essere il classicocattura la bandiera, ma c’è una differenza sostanziale: quando si entra nel portale nemico si viene subito teletrasportati nella nostra base, pronti per difendere il proprio portale o ripartite all’attacco.
Questa modifica azzera ogni tipo di strategia sul come riportare la bandiera, ed evita che il portatore perda tempo perché vuole fare qualche altra uccisione o non venga difeso adeguatamente, e rende il gioco estremamente veloce e frenetico, perfetto per partitelle veloci. Certo, un team coordinato avrà sempre la meglio su una banda di cani sciolti, ma ci si riesce a divertire anche con gruppi improvvisati.
La velocità del gameplay è accentuata dalle dimensioni della mappa, che nel caso della nostra prova era uno scenario urbano devastato dai bombardamenti, abbastanza piccolo da poter essere percorso in pochissimo tempo da un capo all’altro, e così intricato da garantire multipli punti di accesso alla base nemica.
Visivamente parlando, il nuovo motore di cui beneficia Call of Duty: Ghost è senza dubbio un passo avanti rispetto a quello abbastanza datato su cui si basavano i precedenti capitoli, ma non permette tutte quelle possibilità di modifica presenti in Battlefield 4. Questo da una parte potrebbe essere un punto a sfavore, ma se guardiamo la cosa dal punto di vista dell’e-sport, consente di ottenere un campo da gioco in cui l’unica variabile è l’abilità del giocatore, proprio come nelle competizioni reali.
Inoltre la modalità Blitz - grazie al gameplay frenetico, al bisogno di prendere decisioni fondamentali in brevissimo tempo, alla divisione in due tempi e al fatto di poter schierare giocatori esperti in attacco, esperti in difesa, o fantasisti multiruolo - sembra fatta apposta per essere vista da migliaia di spettatori nei tornei mondiali che mettono in palio ricchi montepremi.
Con Titanfall e Battlefield 4 pronti a lanciare la sfida - senza dimenticare il prossimo capitolo di Halo che si staglia all’orizzonte - Call of Duty: Ghosts dovrà senza dubbio sudarsela la medaglia per il titolo più giocato in multiplayer (Anche se due di questi titoli sono esclusive Xbox). Una situazione molto interessante in cui il titoloActivision ha dalla sua un bacino di fan costruita anno dopo anno, che potrebbe fare la differenza.