Roma - Nokia migra al sud, più precisamente ad Abu Dhabi: da lì il suo ex-CEO, e ora vicepresidente in procinto di passare a Microsoft, Stephen Elop annuncia al mondo ben sei diversi terminali col marchio finlandese, un tablet, due phablet, tre cosiddetti feature-phone equipaggiati con il sistema Asha, più una manciata di applicazioni che dovrebbero rilanciare le speranze dell'azienda di Espoo e Redmond sul mercato. Anche strizzando l'occhio agli sviluppatori, che ancora devono essere sedotti sulla via di Windows Phone, provando a convincerli a fare squadra sviluppando anche su Asha.
La cura non sta andando male , i numeri delle vendite sono incoraggianti, quindi Nokia decide di rilanciare: i nuovi Lumia 1520 e 1320 sono due phablet da 6 pollici che allargano i concetti fin qui mostrati sui dispositivi come il 920 e 1020, con uno schermo di dimensioni maggiori e, nel caso del 1520, con un hardware all'altezza delle fuoriserie degli altri marchi. La linea Asha, invece, punta a capitalizzare la fama e le fortune di Nokia nella parte bassa del mercato: in questo caso lo storico S40 viene pesantemente modificato per trasformarlo nella Asha Platform già vista sul 501, un OS touch e dotato di tutte le estensioni social desiderabili.