Twitter fissa a 26 dollari per azione il prezzo dell'initial public offering. Una cifra superiore alle attese, con la quale la societa' che cinguetta' e' valutata 18 miliardi di dollari. I 26 dollari sono circa il 50% del prezzo di riferimento di 17-20 dollari per azione comunicato solo due settimane fa, e rivisto gia' al rialzo nei giorni scorsi a 23-25 dollari per la domanda elevata. L'offerta e' da 70 milioni di azioni, con la vendita delle quali raccoglie 1,82 miliardi di dollari. Considerando anche l'opzione per l'acquisto di ulteriori 10,5 milioni di azioni (greenshoe), l'offerta sale a 80,5 milioni di azioni per 2,1 miliardi di dollari raccolti. Twitter, la maggiore ipo tecnologica dallo sbarco in Borsa di Facebook, esordira' a Wall Street fra poche ore. Con l'ipo la societa' che cinguetta conta di raccogliere 2,1 miliardi di dollari, piu' degli 1,9 miliardi di dollari di Google nel 2004, quando e' sbarcata in Borsa. Ma le differenze fra le due societa' sono evidenti: Google era gia' in utile quando e' arrivata a Wall Street, mentre Twitter ancora non lo e'. E sulle prospettive future della societa' uccellino si interrogano gli analisti. Goldman Sachs prevede una crescita dei ricavi del 32% nel 2015. Morningstar punta su un aumento del 64%, ma le informazioni a sua disposizione sono piu' limitate rispetto a quelle di Goldman Sachs, che e' una delle banche che cura l'ipo di Twitter. Twitter ha scelto di quotarsi al New York Stock Exchange con il simbolo 'TWTR', a differenza di Facebook che ha preferito il Nasdaq, i cui problemi hanno complicato il primo giorno di scambi del social network, aprendo la strada anche ad azioni legali. Twitter fin dall'inizio ha cercato di prendere le distanze da Facebook, il cui prezzo alla quotazione era di 38 dollari per azione e che nel quasi primo anno di scambi e' rimasto sotto la soglia.
MICROSOFT, ROSA DI CINQUE CANDIDATI - Microsoft restringe la lista dei possibili candidati a sostituire Steve Ballmer come amministratore delegato a cinque, fra i quali il numero uno di Ford Alan Mullaly, l'ex amministratore delegato di Nokia Stephen Elop e tre candidati interni. Lo riporta la Reuters citando alcune fonti. Il nome di Elop e' da subito circolato come possibile numero uno di Microsoft dopo l'accordo con Nokia, accompagnato proprio dall'addio di Elop alla guida della societa' finlandese. Elop, 49 anni canadese, aveva lasciato Microsoft per Nokia e ora e' in corsa per tornarne al vertice. Un ritorno che - secondo alcuni osservatori - sarebbe da eroe se si guarda la perfomance di Nokia negli ultimi anni rispetto a Blackberry, anche se alcuni in Finlandia lo avevano soprannominato 'Eflop'. Fra gli altri candidati anche Mullaly: Ford ha piu' volte cercato di smorzare le indiscrezioni e Jay Cooney, portavoce della casa automobilistica, ribadisce anche ora che ''Alan resta completamente impegnato al progresso di Ford. Non ci impegniamo in speculazioni''. I tre candidati interni includono Tony Bates, l'ex amministratore delegato di Skype, e Satya Nadella, attualmente alla guida della divisione 'cloud and enterprise''.
MICROSOFT, ROSA DI CINQUE CANDIDATI - Microsoft restringe la lista dei possibili candidati a sostituire Steve Ballmer come amministratore delegato a cinque, fra i quali il numero uno di Ford Alan Mullaly, l'ex amministratore delegato di Nokia Stephen Elop e tre candidati interni. Lo riporta la Reuters citando alcune fonti. Il nome di Elop e' da subito circolato come possibile numero uno di Microsoft dopo l'accordo con Nokia, accompagnato proprio dall'addio di Elop alla guida della societa' finlandese. Elop, 49 anni canadese, aveva lasciato Microsoft per Nokia e ora e' in corsa per tornarne al vertice. Un ritorno che - secondo alcuni osservatori - sarebbe da eroe se si guarda la perfomance di Nokia negli ultimi anni rispetto a Blackberry, anche se alcuni in Finlandia lo avevano soprannominato 'Eflop'. Fra gli altri candidati anche Mullaly: Ford ha piu' volte cercato di smorzare le indiscrezioni e Jay Cooney, portavoce della casa automobilistica, ribadisce anche ora che ''Alan resta completamente impegnato al progresso di Ford. Non ci impegniamo in speculazioni''. I tre candidati interni includono Tony Bates, l'ex amministratore delegato di Skype, e Satya Nadella, attualmente alla guida della divisione 'cloud and enterprise''.