"Non riesco a ricordare l'infanzia di mia figlia" così ammette al Daily Mail Brett Favre, stella del football americano, quaterback con i Green Bay Packers, storica squadra del Wistonsin.
All'inizio non ricordava più dove avesse messo gli occhiali, li cercava per la casa come capita a tutti una volta ogni tanto, per poi accorgersi di averli addosso. All'età di 44 anni ha diversi e sempre più frequenti vuoti di memoria. Per questo ha rifiutato la richiesta di tornare a giocare ad interim, per sostituire un collega infortunato.
La sua perdita di memoria viene ricondotta alla sua carriera sportiva: correva e prendeva botte, ricevendo il record di 525 placcaggi nella storia del football professionistico americano. Ha subito diverse commozioni cerebrali e adesso ammette "avevo una buona memoria e per la prima volta in 44 anni ho paura".
Ma il suo non è un caso isolato: a molti giocatori di football e hockey viene diagnosticata spesso l'encefalopatia traumatica cronica e ne iniziano a soffrire molto prima rispetto agli altri casi. Più di 20 giocatori della Lega nazionale di football (NFL) sono morti dopo questa diagnosi negli ultimi anni.
Tutto ciò ha fatto scattare l'allarme. Uno studio commissionato dalla NFL ha scoperto che su un campione di 4 mila giocatori della Lega, ritiratisi più o meno a 50 anni, 244 di loro soffrono di disturbi cognitivi, mentre il tasso normale è 48.
Ultima modifica di ,Floricienta il Lun 18 Nov 2013 - 20:23 - modificato 2 volte.
All'inizio non ricordava più dove avesse messo gli occhiali, li cercava per la casa come capita a tutti una volta ogni tanto, per poi accorgersi di averli addosso. All'età di 44 anni ha diversi e sempre più frequenti vuoti di memoria. Per questo ha rifiutato la richiesta di tornare a giocare ad interim, per sostituire un collega infortunato.
La sua perdita di memoria viene ricondotta alla sua carriera sportiva: correva e prendeva botte, ricevendo il record di 525 placcaggi nella storia del football professionistico americano. Ha subito diverse commozioni cerebrali e adesso ammette "avevo una buona memoria e per la prima volta in 44 anni ho paura".
Ma il suo non è un caso isolato: a molti giocatori di football e hockey viene diagnosticata spesso l'encefalopatia traumatica cronica e ne iniziano a soffrire molto prima rispetto agli altri casi. Più di 20 giocatori della Lega nazionale di football (NFL) sono morti dopo questa diagnosi negli ultimi anni.
Tutto ciò ha fatto scattare l'allarme. Uno studio commissionato dalla NFL ha scoperto che su un campione di 4 mila giocatori della Lega, ritiratisi più o meno a 50 anni, 244 di loro soffrono di disturbi cognitivi, mentre il tasso normale è 48.
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