Supersconti da sfruttare in un solo giorno. E’ la filosofia del «black friday», nata negli Usa , già esportata in Gran Bretagna e ora anche alla conquista di altri Paesi come la Spagna (per la prima volta in alcune catene) e, per via virtuale, anche in gran parte del resto del mondo grazie ai colossi della tecnologia e delle vendite online. Amazon ed Apple quest'anno hanno introdotto il «venerdì degli sconti» anche in Italia.
L’ultimo venerdì di novembre richiama in alcuni casi così tanta folla da provocare lunghe file, ressa ai banconi e alle casse, e anche episodi di insofferenza o addirittura di violenza. Come è accaduto a Romeoville, sobborgo di Chicago, dove un autista, sospettato di essere coinvolto in alcuni furti, è stato ucciso dalla polizia dopo aver trascinato un agente che cercava di fermarlo nel parcheggio del grande magazzino Khol. Nel New Jersey un uomo è stato arrestato e accusato di aggressione aggravata nei confronti di un poliziotto, dopo aver litigato con un impiegato di un negozio. In California, nella zona di San Bernardino, un agente, per sedare una rissa davanti a un Wal Mart, ha riportato una frattura a un braccio. In Florida un altro arresto: Haider Darwash, 34 anni aveva lasciato nell’auto al parcheggio di un Best Buy il figlio di pochi mesi. Anche a Bristol, in Gran Bretagna un uomo è stato fermato dalla polizia. Voleva comprare due televisori e dopo una lunga coda al centro commerciale Asda, aveva cominciato a litigare perché gli addetti gli avevano spiegato di potergliene vendere uno solo. La lite è degenerata e l’uomo ha aggredito un agente della sicurezza. Il Telegraph nel riportare questo ed altri episodi (un’anziana a Dublino s’è ritrovata con un braccio rotto per colpa di un’altra cliente che con troppa foga s’era gettata sul medesimo prodotto) riflette sul cambio di comportamento dei consumatori britannici, di solito ligi nel rispettare le code, a causa proprio della suggestione del «black friday». Liti ed episodi di sopraffazione sono stati registrati un po’ ovunque.
La «fatica» del «black friday», che per gli americani è tradizionalmente l’occasione di acquistare buona parte dei regali di Natale e quindi comporta anche più code in più negozi, sicuramente fa diminuire i freni inibitori e aumentare i comportamenti sopra le righe proprio a causa della folla e delle lunghe attese. A New York, davanti a Macy’s, secondo il Ceo Mae Anderson, alle 8 c’erano 15mila persone in attesa dell’apertura fuori dal grande magazzino sulla 34esima strada. Negli Usa l’impennata delle vendite rispetto al mese precedente è attesa quest’anno intorno al 4% (nel 2012 era stata del 3,5%), con un miglioramento che però non avvicina ancora le percentuali pre crisi, che si attestavano sul 6% di crescita di novembre rispetto al mese di ottobre proprio grazie agli acquisti del «black friday». (Corriere della Sera)
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L’ultimo venerdì di novembre richiama in alcuni casi così tanta folla da provocare lunghe file, ressa ai banconi e alle casse, e anche episodi di insofferenza o addirittura di violenza. Come è accaduto a Romeoville, sobborgo di Chicago, dove un autista, sospettato di essere coinvolto in alcuni furti, è stato ucciso dalla polizia dopo aver trascinato un agente che cercava di fermarlo nel parcheggio del grande magazzino Khol. Nel New Jersey un uomo è stato arrestato e accusato di aggressione aggravata nei confronti di un poliziotto, dopo aver litigato con un impiegato di un negozio. In California, nella zona di San Bernardino, un agente, per sedare una rissa davanti a un Wal Mart, ha riportato una frattura a un braccio. In Florida un altro arresto: Haider Darwash, 34 anni aveva lasciato nell’auto al parcheggio di un Best Buy il figlio di pochi mesi. Anche a Bristol, in Gran Bretagna un uomo è stato fermato dalla polizia. Voleva comprare due televisori e dopo una lunga coda al centro commerciale Asda, aveva cominciato a litigare perché gli addetti gli avevano spiegato di potergliene vendere uno solo. La lite è degenerata e l’uomo ha aggredito un agente della sicurezza. Il Telegraph nel riportare questo ed altri episodi (un’anziana a Dublino s’è ritrovata con un braccio rotto per colpa di un’altra cliente che con troppa foga s’era gettata sul medesimo prodotto) riflette sul cambio di comportamento dei consumatori britannici, di solito ligi nel rispettare le code, a causa proprio della suggestione del «black friday». Liti ed episodi di sopraffazione sono stati registrati un po’ ovunque.
La «fatica» del «black friday», che per gli americani è tradizionalmente l’occasione di acquistare buona parte dei regali di Natale e quindi comporta anche più code in più negozi, sicuramente fa diminuire i freni inibitori e aumentare i comportamenti sopra le righe proprio a causa della folla e delle lunghe attese. A New York, davanti a Macy’s, secondo il Ceo Mae Anderson, alle 8 c’erano 15mila persone in attesa dell’apertura fuori dal grande magazzino sulla 34esima strada. Negli Usa l’impennata delle vendite rispetto al mese precedente è attesa quest’anno intorno al 4% (nel 2012 era stata del 3,5%), con un miglioramento che però non avvicina ancora le percentuali pre crisi, che si attestavano sul 6% di crescita di novembre rispetto al mese di ottobre proprio grazie agli acquisti del «black friday». (Corriere della Sera)
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