«Il governo tedesco è consapevole dell’ambizioso progetto di riforme del governo di Matteo Renzi. Certamente lo illustrerà alla cancelliera e ne parleranno. Ma non voglio anticipare i contenuti di quel che diranno subito dopo». Sono le parole del portavoce Steffen Seibert, in risposta a una domanda in conferenza stampa sulle misure economiche annunciate dal premier.
Il Financial Times ha invece bocciato il piano di Renzi: «La sua medicina non curerà l’Italia», si legge sull quotidiano britannico, osservando che «una riduzione delle tasse per coloro che guadagnano poco non aumenterà la competitività» del Paese. «Renzi vuole finanziare una parte delle sue elargizioni attraverso un misto di tagli alla spesa e tasse più alte sul reddito di capitale - scrive il giornale -. Questo ha senso... Tuttavia questi soldi finanzieranno solo una parte delle promesse fatte da Renzi».
Lo stesso presidente del Consiglio, ricorda il Financial Times, «ha ammesso» che una parte dei fondi necessari «dovrà essere reperita attraverso il debito». E poi il quotidiano sottolinea: «L’idea che l’Italia voglia spingere oltre gli obiettivi di deficit concordati con l’Ue, il 2,6% del Pil, farà venire i brividi ai responsabili politici a Bruxelles e Berlino. L’Italia dovrebbe cercare di tagliare il suo debito pubblico di 2000 miliardi di euro, non aumentarlo». Quindi, osserva ancora, «la domanda principale è come spenderà i soldi che intende prendere in prestito». «Sarebbe stato meglio concentrare la limitata capacità di fuoco per aiutare le aziende, tagliando in modo più profondo le tasse che esse pagano. Questo permetterebbe alle aziende di abbassare i prezzi dei prodotti che vendono all’estero e di assumere di più».
Intanto Susanna Camusso è tornata a commentare le misure presentate da Renzi: l’operazione fatta sulla restituzione fiscale e anche l’operazione annunciata di aumento della tassazione sulle rendite finanziarie per finanziare il taglio dell’Irap,«sono delle cose che non possiamo che giudicare quantomeno molto progressiste. Certo, aggiunge, poi bisogna avere coerenza: non basta un solo atto per dire che si è così determinata una politica di sinistra».
Il Financial Times ha invece bocciato il piano di Renzi: «La sua medicina non curerà l’Italia», si legge sull quotidiano britannico, osservando che «una riduzione delle tasse per coloro che guadagnano poco non aumenterà la competitività» del Paese. «Renzi vuole finanziare una parte delle sue elargizioni attraverso un misto di tagli alla spesa e tasse più alte sul reddito di capitale - scrive il giornale -. Questo ha senso... Tuttavia questi soldi finanzieranno solo una parte delle promesse fatte da Renzi».
Lo stesso presidente del Consiglio, ricorda il Financial Times, «ha ammesso» che una parte dei fondi necessari «dovrà essere reperita attraverso il debito». E poi il quotidiano sottolinea: «L’idea che l’Italia voglia spingere oltre gli obiettivi di deficit concordati con l’Ue, il 2,6% del Pil, farà venire i brividi ai responsabili politici a Bruxelles e Berlino. L’Italia dovrebbe cercare di tagliare il suo debito pubblico di 2000 miliardi di euro, non aumentarlo». Quindi, osserva ancora, «la domanda principale è come spenderà i soldi che intende prendere in prestito». «Sarebbe stato meglio concentrare la limitata capacità di fuoco per aiutare le aziende, tagliando in modo più profondo le tasse che esse pagano. Questo permetterebbe alle aziende di abbassare i prezzi dei prodotti che vendono all’estero e di assumere di più».
Intanto Susanna Camusso è tornata a commentare le misure presentate da Renzi: l’operazione fatta sulla restituzione fiscale e anche l’operazione annunciata di aumento della tassazione sulle rendite finanziarie per finanziare il taglio dell’Irap,«sono delle cose che non possiamo che giudicare quantomeno molto progressiste. Certo, aggiunge, poi bisogna avere coerenza: non basta un solo atto per dire che si è così determinata una politica di sinistra».