Si e' presentato in Procura a Milano con una denuncia singolare, il cui 'succo' suonava cosi': nel cielo volano gli 'ufo', ossia ''veicoli di colore bianco che non risultano nei radar'', i quali producono ''scie chimiche'' in grado di influenzare e modificare il clima, provocando ''calamita' naturali, come tsunami e uragani''.
All'autore dell'esposto, un direttore tecnico di una societa' milanese, gli inquirenti hanno risposto con una relazione tecnica e, dopo aver aperto l'inchiesta, l'hanno archiviata perche' ''il fatto non costituisce notizia di reato''.
Il denunciante 'ufologo' ha presentato un esposto al procuratore aggiunto di Milano, Nicola Cerrato, sostenendo che ''l'attivita' aerea degli ufo crea scie chimiche capaci di produrre nebulose che provocano danni all'ambiente''.
Secondo l'esposto, ''questa tecnologia ad alta frequenza'' puo' causare ''uragani, tsunami e altri disastri ambientali. In sostanza, crimini contro il patrimonio della popolazione mondiale''.
La Procura, allora, ha risposto acquisendo dall'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e per i Servizi Tecnici una relazione dell'Arpas (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Sardegna), che aveva gia' studiato il fenomeno delle ''scie chimiche di condensazione da cambustibile''.
Nella relazione, i tecnici spiegano che ''da 60 anni la comunita' scientifica studia queste scie chimiche'' che, pero', possono essere causate dal combustibile degli aerei in movimento.
Ci sono anche teorie, si legge nel documento, che parlano di un possibile ''condizionamento del clima'' causato proprio da queste scie prodotte dal carburante degli aerei. Gli ufo, in altre parole, non c'entrano e l'inchiesta e' stata archiviata.