Scoppia polemica su proposta Obama, favoriti giganti telefonia
Vie di accesso privilegiate e collegamento internet 'super-veloce' a chi e' disposto a pagare di più: l'agenzia federale americana per le comunicazioni annuncia cambiamenti rivoluzionari, mettendo per la prima volta in discussione il principio di assoluta neutralità della rete, e scatenando un vortice di polemiche. La Federal Communications Commission (Fcc) ha annunciato la sua intenzione di proporre nuove norme per consentire alle grandi aziende come Google, Disney o Netflix di pagare un supplemento per ottenere linee piu' veloci di collegamento a internet, al fine di potenziare i loro servizi video, in grande crescita.
L'annuncio, come sottolinea il New York Times, ha già scatenato una rivolta tra le associazioni dei consumatori, poiché metterebbe a rischio quello che e' considerato un principio considerato 'sacro', quello appunto della neutralità assoluta del web. "Agli americani e' stato promesso, e lo meritano, che internet sia privo di strade a pagamento, corsie preferenziali e censure, aziendali o governative", sottolinea Todd O'Boyle, responsabile dell'organizzazione 'Common Cause's Media and Democracy Reform Initiative'. "Se questa proposta andra' avanti - aggiunge - sarebbe un vero tradimento". "Non c'e' alcuna inversione di tendenza", ha invece assicurato il presidente dell'agenzia federale, Tom Wheeler, non riuscendo però a convincere i suoi interlocutori. (Ansa)
Vie di accesso privilegiate e collegamento internet 'super-veloce' a chi e' disposto a pagare di più: l'agenzia federale americana per le comunicazioni annuncia cambiamenti rivoluzionari, mettendo per la prima volta in discussione il principio di assoluta neutralità della rete, e scatenando un vortice di polemiche. La Federal Communications Commission (Fcc) ha annunciato la sua intenzione di proporre nuove norme per consentire alle grandi aziende come Google, Disney o Netflix di pagare un supplemento per ottenere linee piu' veloci di collegamento a internet, al fine di potenziare i loro servizi video, in grande crescita.
L'annuncio, come sottolinea il New York Times, ha già scatenato una rivolta tra le associazioni dei consumatori, poiché metterebbe a rischio quello che e' considerato un principio considerato 'sacro', quello appunto della neutralità assoluta del web. "Agli americani e' stato promesso, e lo meritano, che internet sia privo di strade a pagamento, corsie preferenziali e censure, aziendali o governative", sottolinea Todd O'Boyle, responsabile dell'organizzazione 'Common Cause's Media and Democracy Reform Initiative'. "Se questa proposta andra' avanti - aggiunge - sarebbe un vero tradimento". "Non c'e' alcuna inversione di tendenza", ha invece assicurato il presidente dell'agenzia federale, Tom Wheeler, non riuscendo però a convincere i suoi interlocutori. (Ansa)