La miglior pizza del mondo? La fa a Melbourne l’australiano Johnny Di Francesco. E’ lui il vincitore del 23esimo Campionato mondiale della pizza, svoltosi a Parma tra i 7 e il 9 aprile scorsi, nella sezione “Napoletana Stg” (Specialità tradizionale garantita).
A certificare la napoletanità sopraffina della sua pizza sono stati dei giudici italiani all’interno di una gara riconosciuta a livello internazionale, con 600 concorrenti da 35 Paesi. Un affronto incredibile per i pizzaioli nostrani secondo il quotidiano britannico The Guardian, che alla vicenda ha dedicato un articolo dai toni increduli: “L’Italia avrà anche vinto una controversa partita di calcio contro l’Australia durante i Mondiali del 2006, ma la vedetta è stata servita fredda qualche anno dopo con questa vittoria gastronomica”.
È una celebrità in Australia per la sua pizza italianissima, tant’è che a Melbourne è soprannominato Mister Pizza e alle Olimpiadi della pizza di Las Vegas è stato invitato per rappresentare il suo Paese.
Ma a ben guardare nelle vene di questo "australiano" scorre moltissimo sangue napoletano: la sua famiglia viene proprio dal Golfo, lui stesso ha studiato a Napoli presso l’Associazione verace pizza napoletana per imparare a rispettare le severissime regole della pizza doc.
A certificare la napoletanità sopraffina della sua pizza sono stati dei giudici italiani all’interno di una gara riconosciuta a livello internazionale, con 600 concorrenti da 35 Paesi. Un affronto incredibile per i pizzaioli nostrani secondo il quotidiano britannico The Guardian, che alla vicenda ha dedicato un articolo dai toni increduli: “L’Italia avrà anche vinto una controversa partita di calcio contro l’Australia durante i Mondiali del 2006, ma la vedetta è stata servita fredda qualche anno dopo con questa vittoria gastronomica”.
È una celebrità in Australia per la sua pizza italianissima, tant’è che a Melbourne è soprannominato Mister Pizza e alle Olimpiadi della pizza di Las Vegas è stato invitato per rappresentare il suo Paese.
Ma a ben guardare nelle vene di questo "australiano" scorre moltissimo sangue napoletano: la sua famiglia viene proprio dal Golfo, lui stesso ha studiato a Napoli presso l’Associazione verace pizza napoletana per imparare a rispettare le severissime regole della pizza doc.