Il fantasma di Guttmann aleggia pure allo Juventus Stadium. E dopo sette finali europee perse compresa quella dell'anno scorso in seguito all'anatema del vecchio allenatore ("Da qui a cent'anni non vincerete più una Coppa dei Campioni", disse andandosene dopo il trionfo del 1962) inizia anche a prendere corpo. Lo chiedono tutti in conferenza stampa a quelli del Benfica, e il tecnico Jorge Jesus taglia corto: "Non è una cosa che ci pesa. I giocatori sono giovani, non conoscono le storie del passato. E' roba vecchia, anzi il fatto che se ne parli ci dà una motivazione ulteriore per domani".
Sarà la seconda finale di Europa League di fila per i portoghesi. L'anno scorso c'era il Chelsea, ora il Siviglia. E suona meno male, come ammette lo stesso Jesus: "Sì, ci arriviamo più sereni rispetto alla stagione passata, ma non vuol dire che sia un vantaggio. Loro sono forti, hanno una storia importante, hanno già vinto tanto in Europa, ma anche noi non siamo qui per caso e possiamo farcela. Non ci sono favorite domani". Col Chelsea il Benfica perse nel finale, ma fece un figurone: "E quest'anno se vinceremo cambierà solo il fatto che porteremo la Coppa a Lisbona". (La Gazzetta dello Sport)
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