Eccomi. Rispondo in maniera molto rapida, partendo da una riflessione personale: ti credevo una persona matura, mentre è evidente che non è affatto così. Detto questo, quando lo stesso Grillo l'ha presa con filosofia ed auto-ironia facendo proprio l'hashtag #VinciamoPoi utilizzato dai suoi detrattori, non sarò certo io a prendermela.
Riflessione politica: che i risultati elettorali non rappresentino esattamente una vittoria è fuori di dubbio, nonostante ci si trovi davanti a quasi 6 milioni di voti e a percentuali inimmaginabili fino a qualche anno fa (non dimentichiamoci che si tratta di un Movimento nato il 4 Ottobre del 2009, ovvero con una storia parecchio più giovane rispetto a quella di svariati altri partiti). Da dove deriva dunque il suddetto risultato? In primis dal fatto che si tratta di elezioni europee, in cui le preferenze (e quindi anche le conoscenze personali) possono portare a votare un partito piuttosto che un altro sulla base dei candidati presenti in lista. In seguito dai toni di Grillo, forse, a tratti, eccessivi, ma senza dubbio distorti da una fetta di informazione che altro non ha fatto che distorcere sistematicamente il senso delle sue frasi ironiche, facendolo passare un giorno per nazista, un altro per stalinista, un altro ancora per vivisettore e via così. Terzo punto: gli allarmismi creati contro Grillo da parte di Forza Italia e Berlusconi, che, per stessa ammissione dell'esponente di FI Ignazio Abrignani, hanno portato, con ogni probabilità, ingenti blocchi di elettorato di centrodestra a sostenere Renzi, fatto che, già di per sé, la dice lunga. Elettorato, quello del Pd, peraltro molto meno partecipe alla vita politica di quello del M5S: un rapido confronto tra le piazze romane di Grillo e Renzi ne è una discreta dimostrazione.
Comunque sia, si è liberi di festeggiare per chi ha regalato 7,5 miliardi di euro alle banche private cantando "Bella Ciao", chi ha confermato l'acquisto degli F-35, chi si è reso complice del degrado politico e morale di questo Paese. Si è liberi di credere agli 80 euro, nonostante le dubbie coperture, si è liberi di chiudere gli occhi davanti al rischio scomparsa dell'assegno per il coniuge a carico, si è liberi di ignorare che un discutibilissimo Piano Casa troverà le coperture nell'aumento delle accise sulla benzina, si è liberi di supportare una finta abolizione delle Province che le porterà a costare di più, si è liberi di fingere che la messa all'asta di alcune auto blu sia una grande operazione politica e non pubblicitaria, si è liberi di sostenere che il Presidente del Consiglio debba accordarsi con un pregiudicato condannato a 4 anni per frode fiscale, che è stato espulso dal Senato sulla base della Legge Severino e che ieri non ha potuto votare in quanto interdetto dai pubblici uffici, per riformare la Costituzione e il Senato stesso e riscrivere la legge elettorale. Si è liberi di farlo, ma non di lamentarsi quando se ne pagheranno le conseguenze.