Il fumo di sigaretta inquina sei volte di più di uno scarico di un tir. La dimostrazione arriva dell’esperimento scientifico “Tir contro sigaretta” svoltosi nello stabilimento metallurgico Marcegaglia di Ravenna, che aveva chiesto all’Int un’azione per convincere i propri dipendenti fumatori (il 43% dei 700 addetti, pari al doppio della media nazionale) a smettere.
Siccome i fumatori si trinceravano dietro «l’alibi» del via-vai di camion che quotidianamente “sgasavano” all’interno dei cancelli dell’azienda, gli esperti dell’Int, guidati da Ario Ruprecht, hanno organizzato un confronto scientifico fra Tir e sigaretta, misurando le rispettive emissioni di polveri sottili. Per effettuare le misurazioni è stato utilizzato un apparecchio che esprimesse le quantità di PM1, PM2,5 e PM10 emesse. Prima sono state misurate le emissioni di un Tir con un diesel da 13.000 cc, facendo girare il motore per 8 minuti al minimo, dopo aver collegato il tubo di scappamento ad un locale chiuso. In un secondo momento è stato chiesto a un fumatore di fumare nello stesso ambiente per altri 8 minuti.
Alla fine degli 8 minuti di Tir il grafico ha segnato dei picchi, fra cui quello del PM10 a 190 microgrammi per metro cubo. Ma alla fine degli 8 minuti di fumo di sigaretta, i picchi sono stati ben più alti. Quello del PM10 ha superato i 700 microgrammi, ben 4 volte il picco del TIR, quello delPM2 ,5 ha superato i 600, pari a 6 volte quello fatto registrare dal TIR. E Ruprecht ha fatto notare che il fumo della sigaretta «era già passato per un filtro, quello dei polmoni del fumatore». (Il Secolo XIX)
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