Facebook punta ai giovanissimi. Il social network vuole lanciare un sistema che consenta anche agli under 13 di aprire account con la supervisione dei genitori. Al momento la piattaforma vieta ai giovanissimi di iscriversi e per ampliare agli under 13 il proprio pubblico deve adeguarsi alla legge del 1998 per la tutela dei bambini online. La norma prevede che le aziende ricevano il consenso dei genitori e lo verifichino prima di poter raccogliere o condividere informazioni personali di bambini.
Di questa apertura agli under 13 se ne parla da tempo. Ma lo scorso giovedì - secondo il sito Politico.com - è stata resa nota la domanda di brevetto con il quale la società di Mark Zuckerberg vuole superare i vincoli sul trattamento dei dati dei bambini. Si tratta di un documento che spiega in dettaglio come un utente che voglia iscriversi a Facebook debba prima ottenere l'approvazione di un genitore. A loro spetterebbe la possibilità di impostare il livello della privacy, di limitare e monitorare i contenuti, gli amici e le applicazioni di terze parti disponibili per il figlio. Comportamento che 'sottobanco' avviene già ora.
Il social network mira così a prendere un pubblico sempre più vasto di teenager che, stando ad alcune rilevazioni, si dirige sempre più verso app come Snapchat o Instagram. Qualche mese fa Facebook ha permesso anche agli utenti minorenni, quelli dai 13 ai 17 anni, di scrivere post 'pubblici', visibili cioe' anche agli iscritti che non fanno parte della loro cerchia di amici. Mossa che negli Stati Uniti ha scatenato polemiche di associazioni preoccupate per la privacy dei giovanissimi. (Ansa)
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