Speciali cyber piante, pensate per un controllo accurato del clima e della situazione dell’inquinamento nelle grandi città, sono allo studio da parte di una società italiana che, in collaborazione con l’università di Firenze, le sta sviluppando seguendo un progetto di ricerca europeo chiamato Pleased.
Le cyber piante, per ora sviluppate a livello teorico ma che presto potrebbero diventare realtà, si occuperanno di dare una mano nella preservazione dell’ambiente, grazie a speciali sensori per il clima: una sorta di chip posizionato all’interno di varie specie di piante, trasformandole a tutti gli effetti in cyber piante, permetterà di captare i loro comportamenti in funzione delle variazioni climatiche come aumento dell’inquinamento o delle temperature. Un monitoraggio dell’ambiente e dei cambiamenti climatici che grazie alle cyber piante, potrà essere tenuto d’occhio con costanza e nei minimi dettagli. I ricercatori italiani stanno lavorando alle cyber piante insieme a diversi colleghi europei, cercando di studiare il meccanismo alla base del monitoraggio che permetterà di rendere le piante un prezioso strumento in grado di comprendere meglio l’ambiente. Grazie agli speciali chip, le cyber piante potranno cioè ‘avvisare’ del rischio di degrado causato dalle variazioni negative del clima e dell’ambiente circostante, segnalandolo agli esperti che a loro volta potranno lanciare un messaggio a livello nazionale o su scala mondiale, indicando per tempo i pericoli in atto. (CentroMeteoItaliano.it)
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