Casse pubbliche a secco? I genitori imbiancano la scuola Drusin a Pordenone sud. Settanta mamme e papà di corvè, ieri e oggi, per tinteggiare nove aule nella secondaria che da 15 anni aspettava una passata di colore. «Imbianchini straordinari e 30 ore di lavoro volontario dal venerdì alla domenica – ha raccontato degli improvvisati stuccatori, pittori e falegnami la dirigente Nadia Poletto –. L’iniziativa è stata presa perché la crisi sottrae risorse anche alla manutenzione e le aule avevano bisogno di una tinteggiata. Il Comune di Pordenone ci ha fornito 1.600 euro per i materiali».
I muri erano sporchi e poco igienici, alcuni battiscopa rotti e c’erano buchi diffusi nell’intonaco. La scuola ha cambiato colore: zoccolo azzurro e verde scelto nel referendum di 350 studenti della Drusin. Le aule sono state scrostate, stuccate e verniciate, listelli nuovi hanno sostituito i vecchi. Una bella pulizia. «Abbiamo portato da casa pennelli, teloni e stucco – hanno detto i papà Moreno Secco e Rudy Lazzaro da una scala –. Il denaro, però, era sufficiente a coprire solo le spese per l’acquisto del materiale: perciò alla manodopera abbiamo pensato noi». Con tanto entusiasmo. «E’ un esempio di perfetta sinergia tra scuola, territorio e pubblica amministrazione – ha dichiarato la dirigente Poletto autorizzando l’ “open day” domenicale –. I genitori sono davvero un esempio per la sensibilità dimostrata». Hanno svuotato le classi di banchi, cattedra e lavagna per poter dipingere.
«A ciascuno l’aula del figlio» ha spiegato la logica della scelta Francesco Di Cristina, che ha confessato di non avere mai impugnato un pennello in casa propria. Volontari allegri al lavoro: «Siamo i pittura fresca – era la battuta –, non sapevamo proprio come passare il primo fine settimana di sole…». Genitori in prima linea anche per dare risposte all’impotenza delle istituzioni pubbliche. «La scuola aveva bisogno di una rinfrescata – hanno rivelato soddisfatte le mamme nel gazebo del pranzo comunitario –. I muri colorati delle aule garantiscono un’accoglienza nuova ai nostri ragazzi, che ci hanno aiutato con i pennelli». Pulizia e trasferimento dei banchi a carico dei volontari. «E’ un servizio utile per i ragazzi e la comunità – ha spiegato il coordinatore Plinio Bertolo –. Ci dà una mano qualche azienda come Marcolin e Canton, praticando sconti. Serviva proprio, un intervento radicale». Il “lifting” sistema le aule, mentre per corridoi e scale si andrà ai tempi supplementari. L’iniziativa del comitato genitori e del consiglio di istituto ha sdoganato il “progetto pittura”. «E’ stata una scelta libera – hanno spiegato le mamme Barbara, Simona, Cristina, Ornella – per i nostri figli e per l’intera città». Con un bel vantaggio economico e morale. «Ci facciamo carico del bene pubblico – hanno concluso i genitori imbianchini –. Speriamo che altre scuole seguano l’esempio». (MessaggeroVeneto.Gelocal.it)
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