Con una nota poco più lunga di un tweet si chiude ufficialmente l'avventura di Clarence Seedorf sulla panchina del Milan e si apre quella di Pippo Inzaghi, che si dice pronto a "dare tutto me stesso per questi colori, con dedizione, passione e determinazione, come ho sempre fatto sia da calciatore sia da allenatore delle squadre giovanili". Negli ultimi 20 anni solo Terim e Tabarez hanno resistito alla guida del Milan meno dei 144 giorni di Seedorf, esonerato in 147 caratteri, con una messaggio ben più freddo di quella che, ad esempio, è toccato a gennaio ad Allegri, "sollevato dall'incarico" con"ringraziamenti" e "auguri". Per l'olandese, niente di tutto ciò, un pò per strategia legale, un pò per riflesso dello stato dei rapporti col club.
"AC Milan comunica di avere esonerato l'allenatore Clarence Seedorf e di avere affidato la Prima Squadra, fino al 30 Giugno 2016, a Filippo Inzaghi", è la nota pubblicata mentre Berlusconi ad Arcore ospitava il consueto pranzo di famiglia del lunedì. Pare che Seedorf (ieri autore di una tripletta a Manchester in una sfida di beneficenza) si attendesse un contatto con il presidente, ossia chi l'aveva scelto a gennaio. Di certo non è mai decollata la trattativa fra i legali delle due parti per una risoluzione consensuale con buonuscita. Così il Milan dovrà pagare a Seedorf 2,5 milioni di euro netti per le prossime due stagioni, finché non troverà un altro ingaggio. Circa 700 mila euro all'anno è invece il compenso di Inzaghi, che ha visto ritoccato lo stipendio nel suo contratto fino al 2016 siglato quando, il 7 giugno di un anno fa, è stato promosso dagli Allievi nazionali alla Primavera (lo sostituirà Cristian Brocchi). (TuttoSport.com)
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