All’origine di questo simbolo sarebbero i testi latini in cui le domande erano indicate con la parola “quaestio” (cioè domanda) finale.
Nel Medioevo i copisti però iniziarono ad usare l’abbreviazione “QO” e per non confondere le due lettere con altre sigle, si cominciò a scrivere la “Q” sopra la “O”. Con il passare del tempo, la “Q” venne stilizzata e la “O” ridotta ad un semplice punto: nacque così il moderno simbolo arquato “?”
? al rovescio “¿”: L’uso del punto interrogativo non è lo stesso dappertutto e non viene utilizzato allo stesso modo in tutti gli idiomi. In molte lingue compare soltanto alla fine della frase, ma in spagnolo e galiziano si trova, rovesciato, anche all’inizio della proposizione interrogativa. Lo stesso simbolo che usiamo noi “?” viene usato anche in Cina e Korea, mentre in greco è del tutto simile ad un punto e virgola “;”
Nel Medioevo i copisti però iniziarono ad usare l’abbreviazione “QO” e per non confondere le due lettere con altre sigle, si cominciò a scrivere la “Q” sopra la “O”. Con il passare del tempo, la “Q” venne stilizzata e la “O” ridotta ad un semplice punto: nacque così il moderno simbolo arquato “?”
? al rovescio “¿”: L’uso del punto interrogativo non è lo stesso dappertutto e non viene utilizzato allo stesso modo in tutti gli idiomi. In molte lingue compare soltanto alla fine della frase, ma in spagnolo e galiziano si trova, rovesciato, anche all’inizio della proposizione interrogativa. Lo stesso simbolo che usiamo noi “?” viene usato anche in Cina e Korea, mentre in greco è del tutto simile ad un punto e virgola “;”