Esposito era rimasto ferito negli scontri prepartita di Napoli-Fiorentina.
Questa mattina l’improvviso peggioramento del quadro clinico per un’infezione
Lo zio paterno Enzo lancia un appello alla non-violenza. Si teme escalation ultrà.
«Ciro Esposito è cosciente, ma sedato farmacologicamente». Il bollettino medico letto dal professor Massimo Antonelli, direttore del Centro di Rianimazione del Policlinico Gemelli di Roma, fa chiarezza sulla situazione clinica del tifoso del Napoli ferito durante gli scontri davanti all’Olimpico dopo una giornata caratterizzata dal susseguirsi di notizie, smentite, precisazioni. «Le condizioni del Signor Ciro Esposito -recita il bollettino - si sono ulteriormente aggravate nelle ultime 36 ore e i supporti vitali non riescono a tenere sotto controllo la funzionalità degli organi».
Che le condizioni del 30 enne di Scampia fossero disperate era chiaro già dalla tarda mattinata di oggi. Erano le 13.30 quando fonti mediche hanno comunicato alle forze dell’ordine che il giovane era deceduto. Ma, poco dopo, lo zio accorso in ospedale ha dichiarato: «Ciro è ancora vivo, anche se in coma irreversibile». «A nome di tutta la famiglia - ha aggiunto - dico a tutti basta violenza». Dal reparto di rianimazione del Gemelli, infine, alle ore 16, altre fonti mediche hanno affermato che il «giovane è in coma irreversibile».
Di certo rimane l’aggravarsi delle condizioni di questa mattina. La crisi, dovuta a un’infezione, ha provocato un’insufficienza multi-organo, subentrata in un quadro clinico già particolarmente fragile. «La situazione è disperata e speriamo solo in un miracolo», conferma uno dei legali di Esposito, l’avvocato Damiano De Rosa. Nel centro di rianimazione dell’ospedale romano, al capezzale del tifoso sono presenti la madre, Antonella Leardi, e un sacerdote, a quanto si apprende, chiamato per offrire al giovane l’estrema unzione. «Resto qui fino all’ultimo, non me ne vado». Queste le parole strazianti che Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito, ha rivolto pochi minuti della morte del figlio a parenti e amici accorsi all’ospedale. La donna è uscita in lacrime dalla sala di rianimazione.
I familiari del giovane si sono detti «molto infastiditi dalle false notizie sulla morte di Ciro. Il suo cuore batte ancora anche se è in coma profondo, quindi, chi può pregare preghi per la sua salute. Non sappiamo cosa accadrà nelle prossime ore, ma ci sentiamo di fare un appello ad evitare ogni forma di violenza nel nome e nel rispetto di Ciro Esposito».
In ospedale è un continuo vai vai di parenti e amici, tantissimi arrivati da Napoli una volta saputo l’aggravarsi delle condizioni del giovane supporter. Tra i tanti anche Enzo Esposito, lo zio paterno di Ciro, che ha fatto un appello alla non-violenza rivolgendosi ai tifosi del Napoli. Ma lo zio si è rivolto anche al premier Matteo Renzi:«Noi vogliamo che vengano rimossi prefetto e questore e, visto che il ministro dell’Interno non ha ritenuto di dover intervenire, mi rivolgo al presidente del Consiglio: Renzi deve fare il primo passo e mandare a casa chi ha ridotto mio nipote in questo stato».
Intanto, la VIII Municipalità di Scampia ha annullato l’evento di piazza organizzato per assistere alla partita della nazionale contro l’Uruguay.