Una marea umana ha intasato lo scalo di Montevideo in attesa del rientro del “Pistolero”. Il Paese intero indignato contro la maxi squalifica, a partire dal presidente. Anche Maradona ha preso le difese del centravanti
Non accenna ad attenuarsi il polverone attorno al caso Suarez. Dopo la maxi squalifica inflittagli dalla Fifa si acuiscono i toni della polemica e in Uruguay monta la rabbia, riassunta nelle parole del presidente José Mujica ai microfoni di De Zurda, il programma condotto da Victor Hugo Morales e Diego Armando Maradona. “Siamo furiosi perché la Fifa usa due pesi e due misure. Sono anziano e ne ho viste tante in vita mia, ma questa volta si è passato il limite. Si vedono di continuo falli e gesti ben più gravi, ma si permettono di trattarci con i piedi solo perché siamo un Paese piccolo e contiamo poco”, ha attaccato Mujica. Nel frattempo, gli uruguaiani si stringono attorno al proprio idolo, atteso ieri all’aeroporto di Montevideo da migliaia di tifosi che hanno bloccato per ore la principale via d’accesso allo scalo. Nel pomeriggio, caroselli e “cacerolazos” per le vie cittadine al ritmo di slogan contro la Fifa. E su Twitter spopola l’hashtag #SomosTodosSuarez (siamo tutti Suarez, ndr), lanciato da tanti tifosi e calciatori che ritengono eccessiva la punizione rifilata al centravanti. Secondo l’ex idolo Enzo Francescoli, “la decisione della Fifa è pura follia. Luis non ha ammazzato nessuno, è una vergogna”.
Non accenna ad attenuarsi il polverone attorno al caso Suarez. Dopo la maxi squalifica inflittagli dalla Fifa si acuiscono i toni della polemica e in Uruguay monta la rabbia, riassunta nelle parole del presidente José Mujica ai microfoni di De Zurda, il programma condotto da Victor Hugo Morales e Diego Armando Maradona. “Siamo furiosi perché la Fifa usa due pesi e due misure. Sono anziano e ne ho viste tante in vita mia, ma questa volta si è passato il limite. Si vedono di continuo falli e gesti ben più gravi, ma si permettono di trattarci con i piedi solo perché siamo un Paese piccolo e contiamo poco”, ha attaccato Mujica. Nel frattempo, gli uruguaiani si stringono attorno al proprio idolo, atteso ieri all’aeroporto di Montevideo da migliaia di tifosi che hanno bloccato per ore la principale via d’accesso allo scalo. Nel pomeriggio, caroselli e “cacerolazos” per le vie cittadine al ritmo di slogan contro la Fifa. E su Twitter spopola l’hashtag #SomosTodosSuarez (siamo tutti Suarez, ndr), lanciato da tanti tifosi e calciatori che ritengono eccessiva la punizione rifilata al centravanti. Secondo l’ex idolo Enzo Francescoli, “la decisione della Fifa è pura follia. Luis non ha ammazzato nessuno, è una vergogna”.