Nessun passo indietro. Il caso Tavecchio diventa internazionale ma lui non molla: «Ho l’appoggio delle Leghe, vado avanti con la mia candidatura alla presidenza della Federcalcio» ha detto il candidato alla successione di Giancarlo Abete, finito nella bufera per la una frase sugli extracomunitari e le banane. «E ora - aggiunge Carlo Tavecchio - lotta a ogni discriminazione nello sport».
In precedenza sulla vicenda è intervenuta la Fifa per chiedere chiarezza sulla frase di Tavecchio. In una lettera spedita alla Figc, la Federazione internazionale chiede «di adottare le misure appropriate per indagare e decidere sulla questione e riferire successivamente alla Fifa». La parole di Tavecchio «hanno allertato la task force della Fifa contro il razzismo e la discriminazione e il suo presidente Jeffrey Webb», scrive la Fifa, spiegando che nella missiva «ha ricordato alla Federcalcio italiana che la lotta contro il razzismo è di massima priorità». Ma non solo. Critiche e preoccupazione intorno alla candidatura di Tavecchio arrivano anche dalla Commissione europea che loda il richiamo della Fifa e sottolinea che «la non discriminazione è la pietra angolare della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea» e che quindi «il razzismo e ogni altra forma di discriminazione non devono avere posto nel calcio». (Corriere)
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Lettera della FIFA Alla F.I.G.C
In precedenza sulla vicenda è intervenuta la Fifa per chiedere chiarezza sulla frase di Tavecchio. In una lettera spedita alla Figc, la Federazione internazionale chiede «di adottare le misure appropriate per indagare e decidere sulla questione e riferire successivamente alla Fifa». La parole di Tavecchio «hanno allertato la task force della Fifa contro il razzismo e la discriminazione e il suo presidente Jeffrey Webb», scrive la Fifa, spiegando che nella missiva «ha ricordato alla Federcalcio italiana che la lotta contro il razzismo è di massima priorità». Ma non solo. Critiche e preoccupazione intorno alla candidatura di Tavecchio arrivano anche dalla Commissione europea che loda il richiamo della Fifa e sottolinea che «la non discriminazione è la pietra angolare della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea» e che quindi «il razzismo e ogni altra forma di discriminazione non devono avere posto nel calcio». (Corriere)
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