L’aveva annunciato ed è stato di parola. Il nuovo presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio, all’ora di pranzo, ha fatto squillare il telefonino di Antonio Conte chiedendogli ufficialmente la disponibilità per guidare la Nazionale fino agli Europei del 2016. Un colloquio cordiale, di circa dieci minuti: Tavecchio e l’ex allenatore della Juve si sono dati appuntamento per un incontro a breve.
Conte ha dato segnali di disponibilità a cominciare un’avventura che, soltanto qualche giorno fa, non aveva preso nemmeno in considerazione per la volontà di rimanere un tecnico legato al campo nel lavoro quotidiano, magari fra qualche mese una volta saltata una delle più prestigiose panchine in giro per l’Europa. Quali saranno gli argomenti che la federazione potrà mettere sul tavolo per strappare il sì di Conte? Tavecchio sa benissimo che tipo di professionista è l’ex bianconero, sa come vive il calcio e con quale intensità si misura con il pallone ed i suoi interpreti. Per questo il punto di partenza sarà quello di offrire a Conte carta bianca nella gestione di tutto ciò che riguarderà il mondo azzurro: le possibilità che fra le parti si arrivi ad un accordo con tanto di annuncio urbi et orbi lunedì prossimo dopo il primo consiglio federale della nuova Figc sono in sensibile aumento, ma prima bisognerà ancora limare qualche dettaglio. Intanto, Tavecchio ha messo in preallarme Alberto Zaccheroni: qualora con Conte non si dovesse arrivare alla fumata bianca, sarebbe l’ex condottiero del Giappone ai Mondiali in Brasile a salire al timone dell’Italia, con Tardelli nel ruolo di possibile vice allenatore. Zaccheroni non avrebbe alcun motivo per non legarsi alla Nazionale per il prossimo biennio. (La Stampa)
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