Un frutto di bosco dalle infinite virtù, che si presta a particolari preparazioni culinarie
I frutti di bosco sono dei veri e propri concentrati di salute, che crescono spontaneamente in montagna durante i mesi estivi. A cavallo tra agosto e settembre i cespugli selvatici si riempiono della bacca più succosa e benefica del mondo, il mirtillo, un vero portento naturale. In Italia si trova sulle Alpi e sugli Appennini, sia nella sua versione nera che rossa, e se ne avete l’occasione fatene grandi scorpacciate perché ha virtù da vendere.
Eccellente antinfiammatorio, antiossidante , antibatterico, diuretico, ha effetti straordinari sulla microcircolazione (tanto che nelle erboristerie è utilizzato per trattamenti fitoterapici) ed è quindi un ottimo alleato contro i gonfiori e la cellulite.
Contiene vitamina A e C, fa bene agli occhi proteggendo retina e capillari, è un ottimo veicolo di acido folico, è rinfrescante e tonico, combatte la couperose (maschere e creme a base di mirtillo sono utilizzate dalla medicina naturale), i disturbi intestinali e diverse ricerche gli attribuiscono proprietà antitumorali. Può bastare?
Se le sue infinite virtù vi hanno convinto, ora è il momento di scoprire come mangiarlo : il mirtillo infatti non si presta solo come frutto fresco, in aggiunta a macedonie, yogurt e gelati, o ai dolci (classici i deliziosi muffin ai mirtilli, o la meravigliosa cheescake). Ci sono modi di consumare il mirtillo come ingrediente da aggiungere a ricette salate, come per esempio utilizzarlo per riempire ravioli. Piatto molto diffuso nell’est e nel nord Europa, il raviolo al mirtillo si serve contrastando il sapore dolce con della panna acida; oppure potete utilizzare un formaggio dal sapore piuttosto importante per creare un ripieno originale alle paste fatte in casa, come il montasio, il taleggio, l’Asiago e condire con burro salato. Tra i primi di montagna, il risotto al mirtillo è una portata gourmet che si può preparare assoluto oppure in associazione ad un altro principe del bosco, il fungo.
Questo frutto di bosco si presta per eccellenti salse che accompagnano carni, come insegna per esempio la tradizione del Giorno del Ringraziamento americana, che associa mirtillo e tacchino. In montagna non è strano trovarlo associato alla selvaggina o allo speck. La salsa di mirtilli si accompagna egregiamente anche ai formaggi in alternativa al miele. Ancora, è un ottimo compagno del pesce azzurro assieme ai capperi, per dare una nota acidula e fruttata. Infine, il frutto di bosco è un eccellente coadiuvante della verdura fresca nelle insalate amarognole (provate ad aggiungerlo alla rucola per esempio, al radicchio, alla scarola o all’insalata riccia).
I frutti di bosco sono dei veri e propri concentrati di salute, che crescono spontaneamente in montagna durante i mesi estivi. A cavallo tra agosto e settembre i cespugli selvatici si riempiono della bacca più succosa e benefica del mondo, il mirtillo, un vero portento naturale. In Italia si trova sulle Alpi e sugli Appennini, sia nella sua versione nera che rossa, e se ne avete l’occasione fatene grandi scorpacciate perché ha virtù da vendere.
Eccellente antinfiammatorio, antiossidante , antibatterico, diuretico, ha effetti straordinari sulla microcircolazione (tanto che nelle erboristerie è utilizzato per trattamenti fitoterapici) ed è quindi un ottimo alleato contro i gonfiori e la cellulite.
Contiene vitamina A e C, fa bene agli occhi proteggendo retina e capillari, è un ottimo veicolo di acido folico, è rinfrescante e tonico, combatte la couperose (maschere e creme a base di mirtillo sono utilizzate dalla medicina naturale), i disturbi intestinali e diverse ricerche gli attribuiscono proprietà antitumorali. Può bastare?
Se le sue infinite virtù vi hanno convinto, ora è il momento di scoprire come mangiarlo : il mirtillo infatti non si presta solo come frutto fresco, in aggiunta a macedonie, yogurt e gelati, o ai dolci (classici i deliziosi muffin ai mirtilli, o la meravigliosa cheescake). Ci sono modi di consumare il mirtillo come ingrediente da aggiungere a ricette salate, come per esempio utilizzarlo per riempire ravioli. Piatto molto diffuso nell’est e nel nord Europa, il raviolo al mirtillo si serve contrastando il sapore dolce con della panna acida; oppure potete utilizzare un formaggio dal sapore piuttosto importante per creare un ripieno originale alle paste fatte in casa, come il montasio, il taleggio, l’Asiago e condire con burro salato. Tra i primi di montagna, il risotto al mirtillo è una portata gourmet che si può preparare assoluto oppure in associazione ad un altro principe del bosco, il fungo.
Questo frutto di bosco si presta per eccellenti salse che accompagnano carni, come insegna per esempio la tradizione del Giorno del Ringraziamento americana, che associa mirtillo e tacchino. In montagna non è strano trovarlo associato alla selvaggina o allo speck. La salsa di mirtilli si accompagna egregiamente anche ai formaggi in alternativa al miele. Ancora, è un ottimo compagno del pesce azzurro assieme ai capperi, per dare una nota acidula e fruttata. Infine, il frutto di bosco è un eccellente coadiuvante della verdura fresca nelle insalate amarognole (provate ad aggiungerlo alla rucola per esempio, al radicchio, alla scarola o all’insalata riccia).