Una vita breve ma intensa quella del piccolo Shane Michael Haley: è morto ieri tra le braccia dei suoi genitori solo poche ore dopo essere venuto al mondo, ma negli ultimi mesi ha vissuto tutte le esperienze che un bimbo può desiderare. In diretta dal pancione di mamma Jenna. La storia di Shane, affetto da anencefalia, ha commosso il web e raccolto i pensieri e le preghiere di migliaia di persone in tutto il mondo.
Appena 20enni, felici e innamorati, i suoi genitori Jenna Gassew e Dan Haley non aspettavano altro che un bimbo per coronare il sogno di formare una famiglia. Quando lei è rimasta incinta, però, insieme alla gioia è arrivata la doccia fredda: il piccolo non sarebbe sopravvissuto. Il cervello di Shane, a causa della patologia diagnosticata dopo sole 13 settimane di gravidanza, non si sarebbe mai formato completamente, impedendogli di vivere per più di poche ore. Distrutti dal dolore, Jenna e Dan non si sono però dati per vinti: avrebbero dato al loro bimbo la possibilità di vivere le stesse esperienze degli altri bambini, quelli più fortunati di lui. Solo che lui lo avrebbe fatto prima di venire al mondo. Così, con Shane in grembo, sono andati a visitare New York, a scegliere le zucche per Halloween, in giro per gli Stati Uniti a trovare il resto della famiglia. Shane è stato in prima fila al match di baseball del suo papà. Ha passato una giornata in spiaggia, è andato all'acquario a vedere gli squali. I suoi genitori gli hanno comprato tutti i vestitini che non avrebbe mai potuto indossare e la culla piena di peluche nella quale non avrebbe potuto dormire. E Jenna ha festeggiato la sua prima ed ultima festa della mamma con il suo bimbo ancora nel pancione. Il tutto documentato sulla pagina Facebook 'Prayers for Shane', seguita da quasi 900mila persone che si sono appassionate, emozionate e commosse seguendo le piccole avventure di questa famiglia fuori dal comune. Un modo per aumentare la consapevolezza sull'anencefalia, malattia che colpisce un solo bimbo su 100mila. Poi è arrivato il momento di andare in ospedale. E malgrado le preghiere, Shane è nato e si è spento in poche ore, dopo essere stato battezzato. Poco meno di quattro ore in cui è stato circondato dall'amore di tutta la sua famiglia e di chiunque sia venuto a contatto con lui. «Ha vissuto tutta la sua vita tra le braccia delle persone che lo hanno amato, e non credo si possa avere una vita più bella», ha scritto papà Dan sulla pagina Facebook. Perché non tutte le favole, purtroppo, hanno un lieto fine.
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Appena 20enni, felici e innamorati, i suoi genitori Jenna Gassew e Dan Haley non aspettavano altro che un bimbo per coronare il sogno di formare una famiglia. Quando lei è rimasta incinta, però, insieme alla gioia è arrivata la doccia fredda: il piccolo non sarebbe sopravvissuto. Il cervello di Shane, a causa della patologia diagnosticata dopo sole 13 settimane di gravidanza, non si sarebbe mai formato completamente, impedendogli di vivere per più di poche ore. Distrutti dal dolore, Jenna e Dan non si sono però dati per vinti: avrebbero dato al loro bimbo la possibilità di vivere le stesse esperienze degli altri bambini, quelli più fortunati di lui. Solo che lui lo avrebbe fatto prima di venire al mondo. Così, con Shane in grembo, sono andati a visitare New York, a scegliere le zucche per Halloween, in giro per gli Stati Uniti a trovare il resto della famiglia. Shane è stato in prima fila al match di baseball del suo papà. Ha passato una giornata in spiaggia, è andato all'acquario a vedere gli squali. I suoi genitori gli hanno comprato tutti i vestitini che non avrebbe mai potuto indossare e la culla piena di peluche nella quale non avrebbe potuto dormire. E Jenna ha festeggiato la sua prima ed ultima festa della mamma con il suo bimbo ancora nel pancione. Il tutto documentato sulla pagina Facebook 'Prayers for Shane', seguita da quasi 900mila persone che si sono appassionate, emozionate e commosse seguendo le piccole avventure di questa famiglia fuori dal comune. Un modo per aumentare la consapevolezza sull'anencefalia, malattia che colpisce un solo bimbo su 100mila. Poi è arrivato il momento di andare in ospedale. E malgrado le preghiere, Shane è nato e si è spento in poche ore, dopo essere stato battezzato. Poco meno di quattro ore in cui è stato circondato dall'amore di tutta la sua famiglia e di chiunque sia venuto a contatto con lui. «Ha vissuto tutta la sua vita tra le braccia delle persone che lo hanno amato, e non credo si possa avere una vita più bella», ha scritto papà Dan sulla pagina Facebook. Perché non tutte le favole, purtroppo, hanno un lieto fine.
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