Niente scherzetto, dopo due trasferte disastrose, Allegri dixit, tre contando la Champions. Anche se il dolcetto arriva dai singoli. Aspettando la squadra, perché anche il primo tempo di oggi è stato orribile, la Juve si fa bastare infatti i suoi campioni, che a Empoli, l’hanno vinta: punizione di Pirlo, quando pareva calata l’oscurità e non solo per questioni di orario, paratona di Buffon quattro minuti dopo, e golazo di Morata. Fine delle trasmissioni.
Se non altro, i bianconeri hanno soddisfatto la richiesta minima di Allegri: può capitare di giocare male, non di perdere punti. E non lo si poteva fare stasera, dopo che nel pomeriggio la Roma aveva perso a Napoli. Missione compiuta insomma, e Juve di nuovo avanti di tre punti sui giallorossi. Eppure, la sconfitta della Roma non aveva caricato abbastanza la squadra di Allegri nel primo tempo, uguale e identico a tanti altri, troppi: ritmo basso, e ancor meno egoismo. Per carità, Buffon non aveva rischiato nulla, ma l’Empoli aveva almeno fatto miglior figura: più pimpante ed esteticamente decoroso. Rispetto a Marassi, la Juve aveva cambiato quattro pezzi (Pirlo e Pereyra nel mezzo), e per intero la coppia davanti, con Morata e Giovinco alla seconda da titolari. Lo spagnolo è stato uno dei pochi a giocare nel primo tempo, sempre faccia alla porta e pronto al dribbling, mentre Giovinco non ha mai trovato il vicolo giusto. Ancora disperso Vidal, così così Marchisio, e Pirlo con il lancio non troppo tarato, ma almeno decisivo, al primo gol stagionale. Quello che poi ha ribaltato il pomeriggio, anche se poi c’è voluta una paratona di Buffon per evitare l’1-1. E un’altra, nel finale, su Tavano. Ma prima dell’ultimo brivido ci aveva pensato Morata, con una gran fiondata di sinistro sul palo più lontano, a chiudere la sfida: impossibile, al momento, lasciare fuori l’ex del Real. A partire da martedì in Champions, quando la Juve si giocherà tanto, contro l’Olympiacos. Teoricamente dovrebbe tornare Llorente: teoricamente. (La Stampa)
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