Anche la Fifa interviene nel caso Tavecchio. La Commissione Disciplinare ha recepito la sanzione dell'Uefa, estendendola a livello di federazione mondiale: per sei mesi (a partire dallo scorso 7 ottobre), il presidente della Figc "non potrà ricoprire alcun incarico in qualità di rappresentate della Fifa", si legge nel comunicato diramato in mattinata.
Come nel caso dell'Uefa, il danno d'immagine per il calcio e le istituzioni italiane che ne deriva è maggiore rispetto agli effetti pratici della sanzione. La Fifa ha voluto stigmatizzare la frase a sfondo razzista di Tavecchio su Optì Poba e i "mangia banane", ribadendo nel frattempo che "la nostra linea contro ogni forma di discriminazione è inequivocabile". Fra le motivazioni della sanzione, la violazione dell'articolo 3 dello statuto Fifa ("che proibisce espressamente ogni tipo di discriminazione per motivi di razza, colore della pelle, etnia, nazione, estrazione sociale, genere, lingua, religione, appartenenza politica, ricchezza, nascita o orientamento sessuale") e la volontà di combattere con risolutezza ogni forma di razzismo "che richiede punizioni severe per ribadire con chiarezza che la discriminazione non deve aver posto nel gioco del calcio". (La Gazzetta dello Sport)
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