Forse gli studenti italiani non figurano tra i migliori studenti del mondo per i loro risultati (vedi per esempio gli scarsi risultati in Inglese), ma recentemente uno studio Ocse ha rivelato che anche loro eccellono in qualcosa: sono infatti tra gli studenti che passano più tempo a fare i compiti rispetto ai loro coetanei in giro per il mondo.
Se la media mondiale di ore settimanali passate a casa sui libri sono 4,9 loro arrivano addirittura a una media di 9 ore settimanali, media che ultimamente è già calata – e non solo in Italia – molto probabilmente a causa dei nuovi metodi utilizzati a lezione dagli insegnanti, ma soprattutto dell’utilizzo di Facebook e altri social network che spingono gli studenti a distrarsi facilmente e chattare con i loro amici, “mangiandosi più di un’ora del tempo che avrebbero voluto dedicare ai loro compiti. Ci sono però differenze tra gli studenti italiani stessi: quelli che studiano di più (e arrivano a studiare 11 ore a settimana) sono principalmente i più benestanti e quelli che vivono vicino alla scuola, o comunque in zone più prossime al centro urbano; mentre studiano di meno (circa 6 ore la settimana) coloro che hanno più difficoltà economiche e che vivono fuori dal centro e che quindi, essendo costretti a viaggiare, perdono tempo prezioso. Coloro che studiano di più solitamente tendono a registrare punteggi maggiori nel test Pisa (che sono volti a studiare le capacità e conoscenze scientifiche e linguistiche dei ragazzi), tuttavia l’Ocse rivela che i risultati riportati dai ragazzi che studiano più di quattro ore non variano più di tanto e che quindi non riporta tanti vantaggi studiare moltissimo tempo dopo le quattro ore. I migliori però restano finlandesi e giapponesi. In particolar modo svettano nelle classifiche gli studenti di Shangai in campo matematico i quali dicono di studiare 14 ore la settimana. (ScuolaZoo)
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