Potrebbe contenere possibili intossicazioni alimentari dalla carne del pollo se prima non viene congelata, il pericolo è rappresentato dal....
Le famiglie dovrebbero congelare e scongelare il pollo se vogliono evitare intossicazioni alimentari, questo è quanto ha riferito un responsabile della Sanità britannica. Sei su dieci polli venduti nei supermercati contengono un batterio potenzialmente letale che infetta mezzo milione di persone l’anno. Sono circa 100 le vittime che muoiono a seguito di vomito e disturbi allo stomaco.
Da decenni, i rivenditori e i funzionari sanno che il Campylobacter è ampiamente diffuso negli allevamenti di pollame, ma non sono riusciti a prendere provvedimenti. Invece un funzionario della sanità pubblica in Inghilterra, la dottoressa Frieda Jorgensen suggerisce ai consumatori di proteggersi congelando il pollo dopo l’acquisto e scongelandolo prima della cottura.
Le associazioni dei consumatori hanno detto dovrebbero essere i rivenditori ad assumersi la responsabilità per la sicurezza del loro cibo. ‘La Food Standards Agency, i rivenditori e produttori di pollame devono dare la priorità a fare abbassare i livelli di Campylobacter contenuti nelle carni. L’industria del pollame deve essere più responsabile e trasparente‘, ha detto ha detto Richard Lloyd, dell’associazione consumatori ‘Which?’ Le autorità la prossima settimana pubblicheranno i risultati di un’indagine che rivela che i supermercati sono responsabili della maggior parte dei casi di Campylobacter. Il Daily Mail nel mese di agosto ha rivelato che il 59 per cento dei polli venduti al dettaglio sono contaminati con il batterio.
Altre nazioni hanno attivato misure molto più rigorose per combattere la malattia. In Islanda, per esempio, i polli trovati infettati da Campylobacter non possono essere venduti come cibo fresco o refrigerato – e devono invece essere congelati. La dottoressa Jorgensen ha detto che in Inghilterra questo non succede perché il pollame fresco ha prezzi più elevati e perché la domanda è più alta. Ha poi spiegato che ogni famiglia potrebbe congelare il proprio pollo a casa. L’NHS (Servizio Sanitario del Regno Unito), questa estate ha avvertito che lavare il pollo crudo prima della cottura può aumentare il rischio: gli spruzzi di acqua sotto un rubinetto possono diffondere i batteri a mani, piani di lavoro, abbigliamento e attrezzature da cucina.
I sintomi di solito si sviluppano dai due ai cinque giorni dopo aver mangiato cibo contaminato. La maggior parte delle persone si riprendono dopo un paio di giorni, ma in alcuni casi, l’infezione da Campylobacter può causare la sindrome del colon irritabile, artrite reattiva o aborto spontaneo nelle donne incinta. Può essere fatale nei bambini piccoli, negli anziani e nelle persone con un sistema immunitario indebolito, compresi i malati di cancro.
La dottoressa Jorgensen ha ipotizzato che i rivenditori non stanno facendo abbastanza pressione sui produttori di pollame per migliorare le condizioni nelle aziende. Ma un portavoce del British Poultry Council ha detto: ‘L’industria del pollame e i rivenditori stanno lavorando duramente per trovare interventi nella catena di produzione in grado di ridurre il Campylobacter. Questo include una maggiore biosicurezza nelle aziende agricole, nuove tecniche di manutenzione delle attrezzature, nuove tecnologie nei macelli, e nuove idee per il confezionamento‘. Il portavoce ha poi aggiunto che non sarebbe pratico seguire il modello islandese, semplicemente perché troppi polli – 870 milioni lo scorso anno – vengono macellati nel Regno Unito.
Non so dirvi come sia la situazione in Italia, ma tra vedere e non vedere d’ora in poi è meglio prevenire e mettere il pollo in freezer prima di cucinarlo! Wikipedia scrive che il Campylobacter un batterio termo-sensibile (sensibile all’essiccazione) e resistente al congelamento (sopravvive meglio in condizioni di refrigerazione che a temperatura ambiente)……
Le famiglie dovrebbero congelare e scongelare il pollo se vogliono evitare intossicazioni alimentari, questo è quanto ha riferito un responsabile della Sanità britannica. Sei su dieci polli venduti nei supermercati contengono un batterio potenzialmente letale che infetta mezzo milione di persone l’anno. Sono circa 100 le vittime che muoiono a seguito di vomito e disturbi allo stomaco.
Da decenni, i rivenditori e i funzionari sanno che il Campylobacter è ampiamente diffuso negli allevamenti di pollame, ma non sono riusciti a prendere provvedimenti. Invece un funzionario della sanità pubblica in Inghilterra, la dottoressa Frieda Jorgensen suggerisce ai consumatori di proteggersi congelando il pollo dopo l’acquisto e scongelandolo prima della cottura.
Le associazioni dei consumatori hanno detto dovrebbero essere i rivenditori ad assumersi la responsabilità per la sicurezza del loro cibo. ‘La Food Standards Agency, i rivenditori e produttori di pollame devono dare la priorità a fare abbassare i livelli di Campylobacter contenuti nelle carni. L’industria del pollame deve essere più responsabile e trasparente‘, ha detto ha detto Richard Lloyd, dell’associazione consumatori ‘Which?’ Le autorità la prossima settimana pubblicheranno i risultati di un’indagine che rivela che i supermercati sono responsabili della maggior parte dei casi di Campylobacter. Il Daily Mail nel mese di agosto ha rivelato che il 59 per cento dei polli venduti al dettaglio sono contaminati con il batterio.
Altre nazioni hanno attivato misure molto più rigorose per combattere la malattia. In Islanda, per esempio, i polli trovati infettati da Campylobacter non possono essere venduti come cibo fresco o refrigerato – e devono invece essere congelati. La dottoressa Jorgensen ha detto che in Inghilterra questo non succede perché il pollame fresco ha prezzi più elevati e perché la domanda è più alta. Ha poi spiegato che ogni famiglia potrebbe congelare il proprio pollo a casa. L’NHS (Servizio Sanitario del Regno Unito), questa estate ha avvertito che lavare il pollo crudo prima della cottura può aumentare il rischio: gli spruzzi di acqua sotto un rubinetto possono diffondere i batteri a mani, piani di lavoro, abbigliamento e attrezzature da cucina.
I sintomi di solito si sviluppano dai due ai cinque giorni dopo aver mangiato cibo contaminato. La maggior parte delle persone si riprendono dopo un paio di giorni, ma in alcuni casi, l’infezione da Campylobacter può causare la sindrome del colon irritabile, artrite reattiva o aborto spontaneo nelle donne incinta. Può essere fatale nei bambini piccoli, negli anziani e nelle persone con un sistema immunitario indebolito, compresi i malati di cancro.
La dottoressa Jorgensen ha ipotizzato che i rivenditori non stanno facendo abbastanza pressione sui produttori di pollame per migliorare le condizioni nelle aziende. Ma un portavoce del British Poultry Council ha detto: ‘L’industria del pollame e i rivenditori stanno lavorando duramente per trovare interventi nella catena di produzione in grado di ridurre il Campylobacter. Questo include una maggiore biosicurezza nelle aziende agricole, nuove tecniche di manutenzione delle attrezzature, nuove tecnologie nei macelli, e nuove idee per il confezionamento‘. Il portavoce ha poi aggiunto che non sarebbe pratico seguire il modello islandese, semplicemente perché troppi polli – 870 milioni lo scorso anno – vengono macellati nel Regno Unito.
Non so dirvi come sia la situazione in Italia, ma tra vedere e non vedere d’ora in poi è meglio prevenire e mettere il pollo in freezer prima di cucinarlo! Wikipedia scrive che il Campylobacter un batterio termo-sensibile (sensibile all’essiccazione) e resistente al congelamento (sopravvive meglio in condizioni di refrigerazione che a temperatura ambiente)……
