Le impronte digitali sono sempre più usate come metodo di riconoscimento anche per gli smartphone, ma è possibile rubarle solo con un paio di foto prese con una fotocamera commerciale.
Lo ha dimostrato uno dei membri del Chaos Computer Club, uno dei principali gruppi di hacker europei, che ha scelto come cavia inconsapevole il ministro della Difesa tedesco Ursula von der Leyen. «L’impresa è stata descritta da uno dei membri del gruppo, Jan Krissler, durante il congresso annuale. Le foto, da diverse angolazioni, erano state scattate durante una conferenza stampa, e con una semplice elaborazione con un programma commerciale - ha affermato Krissler - è stato possibile ricostruire l’impronta quasi integralmente». «Probabilmente - ha spiegato l’hacker - i politici indosseranno guanti in pubblico dopo questa conferenza». Non è la prima volta che il collettivo prende di mira le impronte digitali. Pochi giorni dopo l’uscita del primo iPhone con questo tipo di riconoscimento uno dei membri ha pubblicato le istruzioni per ingannare il sistema, che però prevedevano di prendere l’impronta da un oggetto pulito maneggiato dal possessore dello smartphone. (La Stampa)
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