Lo ha ribadito il Premier Renzi in una lettera pubblicata sul sito del Partito Democratico dove vengono date le tempistiche delle riforme che vanno da quelle costituzionali a quella della scuola.
Quando spetterà alla scuola?
La lettera è lunga, nonostante Renzi affermi di voler essere sintetico, gli impegni sono tanti e si va dalle riforme costituzionali, alla legge elettorale a quella sulla pubblica amministrazione, la riforma del lavoro, della giustizia e del fisco.
Ma, afferma Renzi "la vera riforma che rimette in moto l'Italia è quella che tiene insieme la sfida educativa – partendo dalla scuola (iniziate a segnarvi questa data: 22 febbraio, Roma)"
A febbraio tocca alla scuola, ci attendiamo per quel mese dunque il decreto per le assunzioni, la determinazione dell'organico funzionale, il merito per i docenti e tutto ciò che è parte integrante di quel documento che in questi mesi è circolato sotto il titolo "La Buona Scuola".
In prima linea non potranno che esserci le 150 mila assunzioni, quel primo capitolo che apre la riforma e ne fa il fulcro grazie ad un aumento dei docenti a disposizione che potenzierà l'offerta formativa, si occuperà delle supplenze e permetterà lo svuotamento delle graduatorie ad esaurimento, del concorso e l'avvio di un nuovo sistema di reclutamento.
Staremo a vedere se gli impegni saranno mantenuti, noi la data l'abbiamo segnata.
Quando spetterà alla scuola?
La lettera è lunga, nonostante Renzi affermi di voler essere sintetico, gli impegni sono tanti e si va dalle riforme costituzionali, alla legge elettorale a quella sulla pubblica amministrazione, la riforma del lavoro, della giustizia e del fisco.
Ma, afferma Renzi "la vera riforma che rimette in moto l'Italia è quella che tiene insieme la sfida educativa – partendo dalla scuola (iniziate a segnarvi questa data: 22 febbraio, Roma)"
A febbraio tocca alla scuola, ci attendiamo per quel mese dunque il decreto per le assunzioni, la determinazione dell'organico funzionale, il merito per i docenti e tutto ciò che è parte integrante di quel documento che in questi mesi è circolato sotto il titolo "La Buona Scuola".
In prima linea non potranno che esserci le 150 mila assunzioni, quel primo capitolo che apre la riforma e ne fa il fulcro grazie ad un aumento dei docenti a disposizione che potenzierà l'offerta formativa, si occuperà delle supplenze e permetterà lo svuotamento delle graduatorie ad esaurimento, del concorso e l'avvio di un nuovo sistema di reclutamento.
Staremo a vedere se gli impegni saranno mantenuti, noi la data l'abbiamo segnata.