Lo hanno rivelato due studi: uno del Consejo Escolar de Estado, organo spagnolo legato all’istruzione, e l’altro dell’Università dell’Oklahoma. I ragazzi che mangiano cena con la propria famiglia ottengono risultati migliori a scuola, superando anche di due punti i propri coetanei.
Perché la cena ha questo effetto terapeutico per i giovani? Lo psicoanalista Luigi Ballerini, che a proposito ha scritto anche un libro intitolato “I buoni manager cenano a casa. Mangiare in famiglia fa bene a tutti.”, fa notare che così come una condizione economica più stabile migliora le prestazioni dei ragazzi a scuola anche una situazione famigliare più distesa migliora notevolmente i loro risultati. Ed essendo la cena pressoché l’unico momento della giornata in cui non si ha la fretta di mangiare per paura di perdere l’autobus e in cui ci si ritrova più facilmente tutti insieme, è infatti più facile che si riescano a condividere dei bei momenti in grado di far stabilire un buon legame tra genitori e ragazzi.
Tuttavia, affinché la cena possa essere proficua e migliorare il comportamento e i voti degli studenti dovrebbero saper rinunciare alla tv o al telefonino posizionato immancabilmente vicino alla forchetta e a qualsiasi gadget elettronico. Ed i genitori, in cambio, dovranno saper rinunciare alle loro immancabili sgridate e rimproveri e cercare di creare un clima rilassato grazie al quale anche i più riluttanti a parlare, si sentano liberi di esprimere la propria opinione. Osservando questi semplici regole, lo psicoanalista Ballerini assicura che sarà più facile per i figli conoscere i propri genitori e nello stesso modo per i genitori sarà più facile venire incontro alle esigenze dei propri figli, come ha per altro dimostrato lo studio dell’Università dell’Oklahoma, dove sono state studiate le abitudini di 24.000 studenti tra i 6 e gli 11 anni. (ScuolaZoo)
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