La pizza e i biscotti li potremo stampare. Sarà il frigorifero ad avvisarci quando sta per finire il latte e un tablet ad aiutarci a fare la spesa con qualche tocco di polpastrello ben assestato.
E per dire alla macchina di iniziare a macinare il caffè basterà impartire un comando all’apposita applicazione o attendere che sia lei a decidere quando è necessario caricare il contenuto della tazzina in base alla notte appena trascorsa e monitorata da un braccialetto intelligente. O, ancora, semplicemente entrare in casa. Chi più ne ha più ne metta: al Ces di Las Vegas, prima e più importante fiera dell’elettronica dell’anno, la cucina si è confermata la (stanza) regina della casa, anche quando è connessa. O meglio, quando lo sarà completamente: il futuro che ci si sta prospettando davanti è quello in cui tutti gli elettrodomestici comunicheranno fra loro per facilitarci la vita e saranno in grado di venire incontro a esigenze che non abbiamo ancora manifestato. Ci sta lavorando Samsung, che proprio durante il Ces ha rimarcato la necessità di creare una piattaforma aperta a tutti gli attori del settore. Il suo contributo parte da SmartThings Hub, soluzione in grado di dialogare con i sensori e gli elettrodomestici presenti in casa anche in assenza di una connessione a Internet e mediante il controllo via smartwatch.
La risposta, in cucina, degli altri coreani, quelli di Lg, passa anche per il frigorifero con cui comunicare attraverso l’applicazione Line. Se gli scrivete che siete fuori casa per qualche settimana si comporta di conseguenza e riduce la potenza. A proposito di cibo, la parte del leone l’hanno fatta le stampanti 3D, che durante l’esposizione in Nevada hanno sfornato caramelle e biscotti. Un esempio è Xyzprinting, società pronta a lanciare sul mercato il suo apparecchio nel 2015 con un cartellino che dovrebbe essere compreso fra i 500 e i 2mila dollari. Ci vuole un po’ di coraggio per iniziare a masticare le tecnologiche ricette, ma un assaggio al futuro non si nega mai. E non ha un cattivo sapore. Chi preferisce una cottura tradizionale può ripiegare su una spesa tecnologicamente avanzata: il tablet Archos Kitchen Screen, realizzato in collaborazione con la startup Freshub, ci aiuta a trovare sui portali di e-commerce i cibi che scarseggiano nel nostro frigorifero. Non abbiamo che da fotografarli e da sfruttare i comandi vocali per poi essere rapidamente indirizzati verso l’acquisto. La caffettiera Wi-Fi di Smarter, poi, sembra davvero intelligente come il nome della società genitrice promette: gestibile tramite un’applicazione iOs o Android, si accorge quando il proprietario varca la soglia di casa e reagisce preparando l’agognata tazzina. Avercene, insomma. (Corriere della Sera)
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