Importo supera attese. Borse euforiche, euro e spread in calo
Il governatore della Bce Mario Draghi scuote governi, Borse e opinione pubblica presentando un piano per la crescita europea lungamente atteso e altrettanto lungamente contestato.
Con il quantitative easing annunciato oggi si chiude (almeno per il momento) la lunga querelle sulla possibilità e sul campo d'azione della Bce in difesa dell'euro in contrapposizione alle azioni dei singoli stati e alla volontà dei falchi del Nord Europa di vedere attuate le riforme e la disciplina di bilancio prima di sostegni diretti.
La Bce comprerà titoli per 60 miliardi al mese fino a fine settembre 2016, e "comunque fino a quando non vedremo un deciso miglioramento nell'andamento dell' inflazione" coerente con l'obiettivo di un andamento dei prezzi vicino al 2%.
E' quanto ha detto Mario Draghi lanciando il 'quantitative easing'. E dopo l'annuncio del Capo dell'Eurotower chiude la seduta sui minimi dal 2010 lo spread tra il Btp e il Bund tedesco dopo l'annuncio del presidente della Bce, Mario Draghi, sul piano di Qe.
Il differenziale di rendimento scende a 110 punti base col tasso sul titolo decennale al nuovo minimo storico dell'1,54%.
La Bce ha deciso di lanciare un "vasto programma di acquisti di titoli" da 60 miliardi di euro fino a settembre, ha spiegato Draghi.
Da marzo la Bce inizierà a comprare titoli sulla base della quota dei vari paesi nel suo capitale.
I rischi dei titoli comprati dalla Bce saranno condivisi solo nel caso di quelli europei, con una quota del 20% sul totale.
"Sono rimasto molto sorpreso che il tema della condivisione dei rischi sia diventato il più importante" nella discussione sul Qe, ha affermato Draghi.
Le misure di oggi aiuteranno contro i rischi per le aspettative d'inflazione. Il piano di acquisti varato oggi dalla Bce durerà fino alla fine di settembre 2016 e fin quando "ci sarà una sostenuta correzione dell'inflazione, con l'obiettivo di un livello dei prezzi vicino ma sotto al 2% nel medio termine", ha affermato Draghi.
Ocse, Qe meglio di attese, intervento è benvenuto - "E' meglio di quello che si era pensato, è il benvenuto".
Così il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria commenta a margine dei lavori del Wef. Ma, aggiunge, "non dobbiamo dire che è la soluzione definitiva", che nasce da un "combinato disposto" di stimoli di politica monetaria come il Qe e "dell'azione dei governi"