ROMA, 29 gennaio - Il tempo della riflessione e del*l’azione. Due cose in una: per*ché di tempo ormai ce n’è poco, tre giorni. Ma qualcosa la Juve farà. E le notizie che arrivano dall’infermeria (lieve contrattu*ra per Amauri, ma soprattutto nuovi problemi al tendine rotu*leo per Iaquinta) non consento*no di aspettare oltre. Il proble*ma sono le risorse economiche. Solo in prestito è stata la canti*lena del mese di gennaio: tant’è che operatori vicini al club bianconero, increduli anche lo*ro, nelle ore di Pazzini all’Inter hanno provato a risensibilizzare la Juve: disposta, dispostissima, pronta a impegnarsi anche su*bito per giugno, non per adesso. Poi arriva il ko in Coppa Italia nel giorno in cui Pazzini diven*ta nerazzurro e... E forse può cambiare qualcosa: ma quanto e come, bisogna capirlo di ora in ora. Perché si ventila da un paio di giorni un aumento di ca*pitale non confermato ufficial*mente ma che non potrebbe es*sere immediato.
CHI ARRIVA -La margherita sfo*glia i petali, per ogni petalo un attaccante: difficilissimo Luis Fabiano, la Juventus ha certez*ze del fatto che non possa arri*vare in prestito. Complicatissi*mo Benzema, ha fatto pace con Mourinho e Perez sembra in*tenzionato a difendere l’investi*mento. La candidatura di For*lan sembra sbiadita, troppa l’età, troppo l’ingaggio a fronte di quella carta d’identità. Poco convinta la strada che porta a Cissè, un po’ di più quella per Samaras. L’optimum sarebbe Gilardino, è stato trattato fino a che i Della Valle non hanno chiarito che non lo vendono e il giocatore ha rinviato la decisio*ne sul suo futuro a luglio, spie*gando che fino ad allora resterà a Firenze, poi si vedrà. Stando così le cose, mantenendo vive le idee snocciolate fin qui per l’estero, in questo momento le attenzioni si stanno concentran*dosu due strade: Miroslav Klo*se e Alessandro Matri. Il bom*ber del Bayern, 32 anni, è stato accostato alla Juve più di una volta dal Mondiale del 2006 a oggi. Ha detto di poter fare un’esperienza fuori dalla Bun*desliga, ha il contratto in sca*denza a giugno, i rapporti con il Bayern sono buoni, potrebbe scattare anche una missione lampo in Germania, nella squa*dra di Van Gaal, Klose ora non gioca: lui è un animale da gol. Matri è l’impossibile che può di*ventare realtà. Certo, si devono sistemare un po’ di cose, il Ca*gliari dà una valutazione note*vole al giocatore, che era diven*tato l’alternativa dell’Inter se non fosse andato in porto Pazzi*ni. E questo può essere un indi*zio, può voler dire che se c’è un’offerta si può muovere. E al*la Juve, Matri piace molto. Pa*gamento differito? Un’idea da verificare, certo Matri - 26 anni - avrebbe il senso di un investi*mento che ben si sposa con que*sto progetto Juve.
LA QUESTIONE AMAURI -Nelle ore in cui si pensa a far entrare una punta, ce n’è una che potrebbe uscire. Intanto perché è l’unica ad avere mercato. E poi perché è innegabile un fatto: l’Amauri che stiamo vedendo in questa Juve non è il giocatore che tutti hanno conosciuto, ha un biso*gno evidente di rigenerarsi che va al di là del suo orgoglio. Per*ché Amauri vorrebbe restare alla Juve per far vedere di cosa può tornare a essere capace. Suonano sirene inglesi per lui (Birmingham, Fulham), l’ipote*si di un romantico ritorno a Pa*lermo è sfumato, la Samp lo ha richiesto, il Genoa lo vorrebbe, sono venute fuori anche il San Paolo e il Corinthians. Oggi so*no attese novità anche per lui, che da ieri ragiona fitto fitto con uno dei suoi due manager, Giampiero Pocetta, salito a To*rino mentre Ernesto Bronzetti monitora ogni istante al telefo*no. Amauri può partire, sì: per tornare l’attaccante che per mezzi può essere ed è stato.