Martedì 1 Febbraio nel Parco di Habbo si parla di...
... Emergenza in Pakistan, 6 mesi dopo
Quando un Paese viene colpito da una calamità naturale, interveniamo subito e l’attenzione dell’opinione pubblica, per il primo periodo è focalizzata sugli sviluppi della situazione.
Intervenire all’indomani di una calamità è fondamentale per limitare i danni ma, con il passare del tempo si tende a dimenticare quanto ancora va ricostruito.
È il caso del Pakistan, colpito dalle terribili alluvioni della scorsa estate. Gli aiuti sono arrivati subito e la popolazione sta pian piano ritornando alla normalità.
È però necessario non dimenticare e proprio in questa fase di ricostruzione e ritorno alla normalità, non far venire meno l’aiuto garantito sin dai primi giorni.
A 6 mesi dalla catastrofe sono ancora milioni le persone sfollate, le acque si sono ritirate quasi del tutto lasciano però cumuli di macerie: intere strade impraticabili, edifici distrutti, pali della luce ormai inutilizzabili, acqua non potabile, Condizioni igieniche precarie ed ovviamente, a causa del freddo, anche malattie respiratorie in costante aumento.
Se oltre 10 dei 20 milioni di sfollati sono ritornati alla propria vita, ancora 7 milioni di abitanti sono senza gli aiuti sufficienti e esposti al rischio della malnutrizione: minaccia letale, soprattutto per i bambini.
È a loro che si rivolge l’attenzione dell’UNICEF in questo momento, cercando di non far dimenticare all’opinione pubblica che oltre il silenzio, ci sono realtà di sofferenza contro cui continuare a combattere!
UNICEF lo fa.. e tu?
Se vuoi saperne di più, sali sull’Infobus UNICEF Martedì 1 Febbraio dalle 15,00 alle 17,00!
Gli esperti UNICEF ti aspettano, non mancare!