Ansia, insonnia, enuresi notturna e altri sintomi per un bambino su tre, dopo aver trascorso del tempo giocando con videogiochi violenti. E' quanto emerge da uno studio pilota condotto in questi mesi da Peter Pan onlus sulle reazioni dei bambini italiani di 11-13 anni alle prese con videogiochi violenti, vietati ai minori ma che - una volta 'taroccati' - si trovano in vendita nei canali non ufficiali.
E' stato testato un videogame che vede tre criminali, uno dei quali psicopatico, muoversi in una tipica metropoli americana. Lo studio è stato eseguito grazie al contributo del gruppo Trevisan del Veneto e alla Fondazione Scintille. "I risultati - spiegano Mario Campanella dell'Associazione Peter Pan e la psichiatra Donatella Marazziti, docente all'Università degli Studi di Pisa - sono sconvolgenti: il 34% di questi bambini ha reazioni tipiche di ansia, insonnia, enuresi notturna", cioè pipì a letto, "e sintomi di derealizzazione. Il 26% ha reazioni di fotosensibilizzazione, mentre il 32% non mostra segni particolari". Sono stati testati 500 bambini di 4 città (Roma, Genova, Verona e Salerno), con un'intervista raccolta dai genitori. Il lavoro è iniziato il 1 novembre scorso e si è concluso il 1 febbraio. "Si tratta di dati che devono far riflettere - affermano Marazziti e Campanella - soprattutto per la facilità con cui questi giochi vengono copiati e venduti sul mercato nero senza nessun filtro". "I bambini che manifestavano ansia e sintomi neurovegetativi - spiegano - non riuscivano a staccarsi dal video". Sono dati "che dovrebbero far riflettere la politica italiana" sui rischi connessi alla libera circolazione di questi videogiochi, concludono. (Focus.it)
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