Demotivati, poco integrati nella comunità scolastica, disinteressati o non seguiti. Questi, secondo il MIUR, sono i motivi principali che spingerebbero un gran numero di liceali ad abbandonare i propri istituti prima del conseguimento del diploma: dati alla mano, quanto emerge dal dossier Tuttoscuola di Buonascuola evidenzia che 1 studente delle superiori su 3 abbandona la scuola senza aver completato i 5 anni di formazione.
“Quello che è grave”, spiegano gli autori del dossier, “non è tanto il fatto che ci sia una così alta dispersione scolastica, ma che ci sia una percentuale di abbandoni che rimane più o meno stabile in tutta la penisola: la media è del 33%, con punte che raggiungono il 35 e 36% in alcune regioni del Meridione e nelle isole”. Negli ultimi 15 anni, infatti, quasi 3 milioni di giovani su 15 non hanno completato il percorso di studi superiori: nella pratica, tale attitudine si ripercuote negativamente sull’intera fascia adolescenziale, poiché preclude a molti l’opportunità di proseguire gli studi in ambito universitario e accedere così a migliori posizioni lavorative sia in Italia che all’estero.
La dispersione scolastica, di cui spesso si tace o si parla troppo poco, rappresenta indubbiamente uno dei problemi principali non solo della nostra penisola, ma dell’intero continente. Lo sa bene l’Europa, che infatti ha inserito tra i 5 obiettivi fondamentali della Strategia Europa 2020 la riduzione al solo 10% del tasso di early school leavers: in un futuro prossimo, dunque, ci sarà al massimo 1 studente su 10 che abbandona la scuola prima del raggiungimento della maggiore età. E’ notizia di cronaca recente, inoltre, il fatto che circa il 24% dei giovani italiani tra i 18 e i 29 anni non studiano e non lavorano. (Via)
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