Il 20 marzo circa il 95% del Sole scomparirà per alcune ore dai cieli europei, in particolare quelli del nord Europa. Un’eclissi solare attesa da tempo, la maggiore dal 1999, che potrebbe tuttavia riservare brutte sorprese dal punto di vista energetico. Sono molti, infatti, i paesi dagli anni ’90 a oggi, è cresciuto di quasi il 10% l’uso di energia fotovoltaica, e tra questi in particolare Germania e Italia, che ora rischiano blackout improvvisi.
20 marzo 2015, eclissi totale di Sole: Europa a rischio blackout
L’allarme sulle conseguenze dell’eclissi è stato lanciato dalla Rete Europea dei Gestori di sistemi di trasmissione elettrica, che segnala come il rischio di incidenti non possa essere del tutto escluso. Nel giro di sole due ore, d’altra parte, verranno a mancare 35 mila megawatt di energia solare, l’equivalente di quella prodotta da 80 centrali elettriche di dimensioni medie.
Il 20 marzo sarà insomma una giornata campale per il sistema energetico europeo, che verrà messo alla prova e dovrà prendere le necessarie contromisure. Tra queste ultime, senza dubbio, l’impiego di altre fonti di energia, come carbone e gas, nel tentativo di controbilanciare l’ammanco.
Comunque vada, l’eclissi sarà, dal punto di vista astronomico, uno spettacolo unico, e dovremo attendere il 2026 per vedere qualcosa di simile nel cielo. Un’eclissi totale aveva già oscurato i cieli d’Europa l’11 agosto 1999 e un’altra 9 anni prima, il 11 luglio 1990. Come accennavamo il fenomeno durerà nel suo complesso per circa due ore, dalle 08:45 alle 10:40 ora italiana, ma l’oscuramento completo del Sole avverrà solo per pochi minuti, al massimo 2 minuti e 47 secondi nei cieli di Islanda e Norvegia.
20 marzo 2015, eclissi totale di Sole: Europa a rischio blackout
L’allarme sulle conseguenze dell’eclissi è stato lanciato dalla Rete Europea dei Gestori di sistemi di trasmissione elettrica, che segnala come il rischio di incidenti non possa essere del tutto escluso. Nel giro di sole due ore, d’altra parte, verranno a mancare 35 mila megawatt di energia solare, l’equivalente di quella prodotta da 80 centrali elettriche di dimensioni medie.
Il 20 marzo sarà insomma una giornata campale per il sistema energetico europeo, che verrà messo alla prova e dovrà prendere le necessarie contromisure. Tra queste ultime, senza dubbio, l’impiego di altre fonti di energia, come carbone e gas, nel tentativo di controbilanciare l’ammanco.
Comunque vada, l’eclissi sarà, dal punto di vista astronomico, uno spettacolo unico, e dovremo attendere il 2026 per vedere qualcosa di simile nel cielo. Un’eclissi totale aveva già oscurato i cieli d’Europa l’11 agosto 1999 e un’altra 9 anni prima, il 11 luglio 1990. Come accennavamo il fenomeno durerà nel suo complesso per circa due ore, dalle 08:45 alle 10:40 ora italiana, ma l’oscuramento completo del Sole avverrà solo per pochi minuti, al massimo 2 minuti e 47 secondi nei cieli di Islanda e Norvegia.
Fonte: bodylineforum