Ricordando l’odierna festa delle donne, Papa Francesco ha rivolto «un saluto a tutte le donne che ogni giorno cercano di costruire una società più umana e accogliente».
«Un grazie fraterno - ha aggiunto - a quelle che in mille modi testimoniano il Vangelo e lavorano nella Chiesa. Questa giornata è per noi l’occasione per ribadire l’impegno delle donne e l’importanza della presenza delle donne nella nostra vita. Senza le donne il mondo sarebbe sterile: portano la vita e ci trasmettono la capacità di vedere oltre, capire il mondo con occhi diversi, un cuore più creativo, paziente, tenero». «Una preghiera e un pensiero - ha poi concluso - per tutte le donne presenti in piazza e un saluto a tutte le donne».
Ma prima dell’Angelus e la dedica alle donne, Bergoglio pone una domanda ai fedeli presenti in piazza: «Il Signore si sente veramente a casa nella nostra vita? Gli permetto di fare “pulizia” nel mio cuore e di scacciare gli idoli (cioè gli atteggiamenti di cupidigia, gelosia, mondanità, invidia, odio, quell’abitudine di chiacchierare e “spellare” gli altri)? Gli permetto di fare pulizia degli atteggiamenti contro Dio e contro il prossimo?». È la domanda commentando l’episodio evangelico della cacciata dei venditori dal tempio. «”O padre io ho paura che mi bastoni” - ha proseguito a braccio - ma Gesù non bastona mai. Gesù farà pulizia non con la frusta, ma con misericordia, con amore. Lasciamo che il Signore entri con la sua misericordia, non con la frusta. Apriamogli la porta perché faccia un po’ di pulizia». «Durante questa Quaresima, cerchiamo di stare più vicini alle persone che stanno vivendo momenti di difficoltà: vicini con l’affetto, la preghiera e la solidarietà». Lo ha detto il Papa subito dopo la recita dell’Angelus salutando la folla di fedeli. (Corriere della Sera)
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