Gli umanisti fiorentini avevano riscoperto il principio di Pitagora secondo il quale i numeri sono l’anima segreta del mondo e tutto è traducibile in rapporti numerici, infatti la matematica diviene il linguaggio della nuova scienza. Nei commerci si svuluppò la pratica del calcolo aritmetico. La matematica cominciò a essere usata come linguaggio capace di esprimere e risolvere problemi di tipo tecnico. Un esempio di questo, ci è stato offerto da Leon Battista Alberti, che nell’opera De re edificatoria (L’arte del costruire) tradusse attraverso formule matematiche le norme che tradizionalmente venivano utilizzate per la costruzione delle arcate dei ponti. Negli stessi anni Leonardo Da Vinci scrisse «nessuna umana investigazione si può considerare vera scienza, se essa non passa per le matematiche dimostrazioni».
Si iniziava così a pensare che la matematica fosse il nuovo linguaggio capace di esprimerne le leggi.
L'insegnamento della matematica si afferma nelle università europee a partire dal Tardo Medioevo, ma soltanto gradualmente e con differenze significative tra i vari paesi. Nelle università di Parigi le discipline matematiche erano considerare di rango inferiore, spesso erano i teologi a dedicarsi a questo tipo di studi; In Italia, matematica e astrologia, in quanto scienze ausiliarie della medicina, rientravano tra le discipline canoniche delle Facoltà delle arti e di conseguenza il loro insegnamento era spesso affidato ai professori di medicina;
In Germania le scienze matematiche entrarono nelle università nel XV sec., grazie all'influenza dell'Umanesimo e dei matematici di corte.
I fattori che determinano la rinascita intellettuale dell'Europa sono tuttavia rintracciabili già nel basso Medioevo, in particolare nello sviluppo di nuove arti e mestieri che faranno del Rinascimento il primo periodo di fondazione della scienza moderna. Tra le attività che caratterizzano quest'epoca è da annoverare l'alchimia, a cui Clive Staples Lewis attribuisce una funzione di stimolo al progresso scientifico dicendo: «Troverete persino gente che scrive del XVI secolo come se la magia fosse una sopravvivenza medioevale, e la scienza la novità venuta a spazzarla via. Coloro che hanno studiato l'epoca sono più informati».
Il tratto comune degli intellettuali rinascimentali, da Marsilio Ficino a Erasmo da Rotterdam, da Pico della Mirandola a copie dei trattati romani e greci che erano andati perduti, nonché all'opera dei filosofi del Medio Oriente. Le traduzioni e i commenti di Aristotele ad opera dello studioso islamico Averroe ebbero notevole influenza in Europa. Le opere di Marco Polo e le Crociate accesero l'interesse per la geografia e lo sviluppo della stampa intorno al 1450 permise alle nuove idee di raggiungere velocemente molte persone.
Sempre in quegli anni vengono prodotti strumenti di osservazione e misura che sono la testimonianza concreta dello sviluppo scientifico. Ci furono perfezionamenti tecnici, che andavano di pari passo con l’evolversi delle indagini fisiche e astronomiche, permettevano la produzione di una varietà enorme di dispositivi. Si tratta sempre e comunque di un tipo di strumenti capaci di offrire la maggiore precisione possibile. Vengono prodotti compassi da disegno, odometri (che calcolano la strada percorsa), orologi (solari, notturni, da torre e da tavolo), strumenti nautici (che permettono di calcolare la velocità della nave, la profondità dei fondali, la posizione degli astri), catastali (per fissare confini e delimitare proprietà), geometrici e astronomici (per effettuare misurazioni angolari, sia fisiche sia stellari), bellici e crittografici.
Un’altra grandiosa scoperta fu quella di Galilei che inventò il cannocchiale, usato da lui principalmente per osservarne il cielo.
Si iniziava così a pensare che la matematica fosse il nuovo linguaggio capace di esprimerne le leggi.
L'insegnamento della matematica si afferma nelle università europee a partire dal Tardo Medioevo, ma soltanto gradualmente e con differenze significative tra i vari paesi. Nelle università di Parigi le discipline matematiche erano considerare di rango inferiore, spesso erano i teologi a dedicarsi a questo tipo di studi; In Italia, matematica e astrologia, in quanto scienze ausiliarie della medicina, rientravano tra le discipline canoniche delle Facoltà delle arti e di conseguenza il loro insegnamento era spesso affidato ai professori di medicina;
In Germania le scienze matematiche entrarono nelle università nel XV sec., grazie all'influenza dell'Umanesimo e dei matematici di corte.
I fattori che determinano la rinascita intellettuale dell'Europa sono tuttavia rintracciabili già nel basso Medioevo, in particolare nello sviluppo di nuove arti e mestieri che faranno del Rinascimento il primo periodo di fondazione della scienza moderna. Tra le attività che caratterizzano quest'epoca è da annoverare l'alchimia, a cui Clive Staples Lewis attribuisce una funzione di stimolo al progresso scientifico dicendo: «Troverete persino gente che scrive del XVI secolo come se la magia fosse una sopravvivenza medioevale, e la scienza la novità venuta a spazzarla via. Coloro che hanno studiato l'epoca sono più informati».
Il tratto comune degli intellettuali rinascimentali, da Marsilio Ficino a Erasmo da Rotterdam, da Pico della Mirandola a copie dei trattati romani e greci che erano andati perduti, nonché all'opera dei filosofi del Medio Oriente. Le traduzioni e i commenti di Aristotele ad opera dello studioso islamico Averroe ebbero notevole influenza in Europa. Le opere di Marco Polo e le Crociate accesero l'interesse per la geografia e lo sviluppo della stampa intorno al 1450 permise alle nuove idee di raggiungere velocemente molte persone.
Sempre in quegli anni vengono prodotti strumenti di osservazione e misura che sono la testimonianza concreta dello sviluppo scientifico. Ci furono perfezionamenti tecnici, che andavano di pari passo con l’evolversi delle indagini fisiche e astronomiche, permettevano la produzione di una varietà enorme di dispositivi. Si tratta sempre e comunque di un tipo di strumenti capaci di offrire la maggiore precisione possibile. Vengono prodotti compassi da disegno, odometri (che calcolano la strada percorsa), orologi (solari, notturni, da torre e da tavolo), strumenti nautici (che permettono di calcolare la velocità della nave, la profondità dei fondali, la posizione degli astri), catastali (per fissare confini e delimitare proprietà), geometrici e astronomici (per effettuare misurazioni angolari, sia fisiche sia stellari), bellici e crittografici.
Un’altra grandiosa scoperta fu quella di Galilei che inventò il cannocchiale, usato da lui principalmente per osservarne il cielo.