L’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente (Environmental Protection Agency – EPA) ha proposto di limitare la coltivazione di mais geneticamente modificato, per contrastare la proliferazione di un parassita particolarmente vorace, la diabrotica.
Il mais ogm contiene un batterio, il Bacillus thuringensis in grado di produrre tossine capaci di debellare gli insetti infestanti, che però in alcuni casi hanno sviluppato una efficace forma di resistenza.
L’EPA teme che, per contrastare la diffusione diabrotica, gli agricoltori utilizzino sempre più pesticidi, determinando rischi ambientali, con un risultato opposto a quello che ci si proponeva con l’utilizzo del mais Bt geneticamente modificato. L’Epa propone che, nelle aree infestate dalla diabrotica, si faccia la rotazione delle colture .
Su questa proposta, l’EPA ha aperto una consultazione pubblica, che si concluderà il 15 aprile.
Si prevede che le compagnie produttrici del mais impongano la rotazione delle colture nei contratti di vendita dei semi.
Fonte: http://www.ilfattoalimentare.it/resistenza-ogm-mais-bt.html
Il mais ogm contiene un batterio, il Bacillus thuringensis in grado di produrre tossine capaci di debellare gli insetti infestanti, che però in alcuni casi hanno sviluppato una efficace forma di resistenza.
L’EPA teme che, per contrastare la diffusione diabrotica, gli agricoltori utilizzino sempre più pesticidi, determinando rischi ambientali, con un risultato opposto a quello che ci si proponeva con l’utilizzo del mais Bt geneticamente modificato. L’Epa propone che, nelle aree infestate dalla diabrotica, si faccia la rotazione delle colture .
Su questa proposta, l’EPA ha aperto una consultazione pubblica, che si concluderà il 15 aprile.
Si prevede che le compagnie produttrici del mais impongano la rotazione delle colture nei contratti di vendita dei semi.
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