Due procedure contro il colosso californiano, che rischia multe pesanti: l’accusa è di «abuso di posizione dominante» per i servizi di ricerca e sul sistema Android
Le anticipazioni della stampa vengono confermate oggi con le due procedure formali aperte dall’Antitrust Ue su Google. All’azienda di Mountain View, dopo 5 anni di indagini, è stato inviato uno statement of objection con l’accusa di «abuso di posizione dominante nel mercato della ricerca su internet» e, separatamente, sul sistema Android. Google dovrà rimediare ai dubbi della commissione europea guidata da Margrethe Vestager o rischia una maxi-multa. Il tempo per le risposte è formalizzato in dieci settimane.
L’indagine potrebbe estendersi
Google, secondo gli uffici Antitrust della Commissione, «favorirebbe sistematicamente il proprio prodotto per gli acquisti comparativi nelle sue pagine generali che mostrano i risultati delle ricerche». In via preliminare la Commissione ritiene che tale comportamento «violi le norme antitrust dell’Ue, limitando la concorrenza e danneggiando i consumatori».
L’indagine su Google è allo stato attuale limitata al servizio “shopping” ma potrebbe estendersi anche a “maps”, “hotel” e “flight”: lo ha detto il commissario alla concorrenza Vestager spiegando che la commissione «proseguirà a monitorare la condotta dell’azienda» perché «ritiene che, nell’insieme, le precedenti proposte di impegni giunte da Google erano insufficienti per rispondere alle preoccupazioni espresse».
Nel mirino anche Android
Le indagini dell’esecutivo di Bruxelles proseguono anche su Android, in forma separata, con l’obiettivo di rivelare se Google abbia concluso accordi anti-concorrenziali o se abbia abusato di un’eventuale posizione dominante nel campo dei servizi operativi, applicazioni e servizi per i dispositivi mobili intelligenti. La commissaria Vestager ha spiegato di aver avviato «un’indagine formale antitrust sulla condotta di Google relativa a sistemi operativi, applicazioni e servizi mobili. Smartphone, tablet e dispositivi analoghi rivestono un ruolo sempre più importante nella vita quotidiana di molte persone, e voglio essere certa che i mercati in questo settore possano svilupparsi senza alcuna restrizione anti-concorrenziale imposta da qualche azienda».
Le anticipazioni della stampa vengono confermate oggi con le due procedure formali aperte dall’Antitrust Ue su Google. All’azienda di Mountain View, dopo 5 anni di indagini, è stato inviato uno statement of objection con l’accusa di «abuso di posizione dominante nel mercato della ricerca su internet» e, separatamente, sul sistema Android. Google dovrà rimediare ai dubbi della commissione europea guidata da Margrethe Vestager o rischia una maxi-multa. Il tempo per le risposte è formalizzato in dieci settimane.
L’indagine potrebbe estendersi
Google, secondo gli uffici Antitrust della Commissione, «favorirebbe sistematicamente il proprio prodotto per gli acquisti comparativi nelle sue pagine generali che mostrano i risultati delle ricerche». In via preliminare la Commissione ritiene che tale comportamento «violi le norme antitrust dell’Ue, limitando la concorrenza e danneggiando i consumatori».
L’indagine su Google è allo stato attuale limitata al servizio “shopping” ma potrebbe estendersi anche a “maps”, “hotel” e “flight”: lo ha detto il commissario alla concorrenza Vestager spiegando che la commissione «proseguirà a monitorare la condotta dell’azienda» perché «ritiene che, nell’insieme, le precedenti proposte di impegni giunte da Google erano insufficienti per rispondere alle preoccupazioni espresse».
Nel mirino anche Android
Le indagini dell’esecutivo di Bruxelles proseguono anche su Android, in forma separata, con l’obiettivo di rivelare se Google abbia concluso accordi anti-concorrenziali o se abbia abusato di un’eventuale posizione dominante nel campo dei servizi operativi, applicazioni e servizi per i dispositivi mobili intelligenti. La commissaria Vestager ha spiegato di aver avviato «un’indagine formale antitrust sulla condotta di Google relativa a sistemi operativi, applicazioni e servizi mobili. Smartphone, tablet e dispositivi analoghi rivestono un ruolo sempre più importante nella vita quotidiana di molte persone, e voglio essere certa che i mercati in questo settore possano svilupparsi senza alcuna restrizione anti-concorrenziale imposta da qualche azienda».