Vodafone Italia ha annunciato la partnership con Fon per offrire ai propri clienti la possibilità di collegarsi a 15 milioni di hotspot Wi-Fi in Italia e nei paesi in cui il servizio è presente. L'operatore telefonico lancia così la propria offerta per il cosiddetto Wi-Fi condiviso, una tipologia di servizio che in Italia ha incontrato forti ostacoli sui versanti burocratico e legislativo, che sembrano essere scomparsi per quanto riguarda la nuova offerta Vodafone.
Ma cos'è Fon? Si tratta di una rete condivisa nata in Spagna nel 2005 da un'idea di Martin Varsavsky, che ipotizzava un servizio in cui ogni utente poteva condividere gratuitamente la propria connessione privata a tutti gli utenti della community, i cui singoli esponenti venivano chiamati foneros. Fon nasceva come iniziativa senza scopo di lucro, ma si è espansa nel corso del tempo anche in altri paesi e con ulteriori funzionalità.
Il servizio, nella fattispecie, è oggi attivo in 15 paesi, con Vodafone che diventa il primo operatore italiano ad offrirlo all'interno dei nostri confini. A partire dal 17 aprile, tutti gli utenti di offerte Fibra e ADSL in possesso di una Vodafone Station 2 o Revolution potranno accedere al servizio registrandosi al sito wificommunity.vodafone.it e collegare i propri singoli dispositivi - smartphone, tablet o PC - alle reti Vodafone Wi-Fi Community.
È bene notare che iscrivendosi alla community non solo sarà possibile collegarsi agli hotspot disponibili in tutto il mondo, ma verrà anche dato l'accesso alla propria connessione privata agli altri membri. Il tutto potrà essere impostato attraverso la stessa app, App Station, con cui i clienti Vodafone gestiscono la propria rete fissa. Questa integra una nuova funzione dedicata con cui è possibile visualizzare sulla mappa tutti gli hotspot disponibili nei dintorni, o in una zona specifica, ed eventualmente collegarsi.
È naturale che i primi interrogativi su un progetto simile siano relativi alla privacy di chi offre la propria connessione privata, ma i dubbi vengono fugati dalla stessa società: in ciascuna Vodafone Station della community si apre una nuova rete Wi-Fi a cui si possono collegare fino a 3 dispositivi contemporaneamente. La rete condivisa è separata da quella domestica, pertanto "sicurezza, privacy e velocità di connessione del cliente saranno sempre garantite e prioritarie", sottolinea Vodafone.
L'iniziativa dell'operatore è sicuramente pregevole: consente in sostanza di portarsi dietro l'abbonamento di casa sfruttando i vari hotspot offerti dai suoi stessi clienti, e naturalmente sotto stretta concessione di questi ultimi. Certo, non sono pochi i limiti di un'iniziativa che dipende fortemente dalla sua diffusione e dal numero di utenti che accettano di aderire. Del resto non tutti sono disposti ad offrire la propria connessione a sconosciuti, anche se Vodafone ci assicura che le sessioni condivise sono del tutto slegate dalla rete domestica.
Insomma, la rete di casa diventa adesso democratica e disponibile a tutti gli utenti della community, ma tutto a completa discrezione del proprietario, che può scegliere se partecipare all'interessante iniziativa e godere dei vari hotspot che fioccheranno in tutta Italia e nei restanti paesi aderenti, o comunque continuare ad utilizzare la propria connessione semplicemente e solo a casa propria.
Ma cos'è Fon? Si tratta di una rete condivisa nata in Spagna nel 2005 da un'idea di Martin Varsavsky, che ipotizzava un servizio in cui ogni utente poteva condividere gratuitamente la propria connessione privata a tutti gli utenti della community, i cui singoli esponenti venivano chiamati foneros. Fon nasceva come iniziativa senza scopo di lucro, ma si è espansa nel corso del tempo anche in altri paesi e con ulteriori funzionalità.
Il servizio, nella fattispecie, è oggi attivo in 15 paesi, con Vodafone che diventa il primo operatore italiano ad offrirlo all'interno dei nostri confini. A partire dal 17 aprile, tutti gli utenti di offerte Fibra e ADSL in possesso di una Vodafone Station 2 o Revolution potranno accedere al servizio registrandosi al sito wificommunity.vodafone.it e collegare i propri singoli dispositivi - smartphone, tablet o PC - alle reti Vodafone Wi-Fi Community.
È bene notare che iscrivendosi alla community non solo sarà possibile collegarsi agli hotspot disponibili in tutto il mondo, ma verrà anche dato l'accesso alla propria connessione privata agli altri membri. Il tutto potrà essere impostato attraverso la stessa app, App Station, con cui i clienti Vodafone gestiscono la propria rete fissa. Questa integra una nuova funzione dedicata con cui è possibile visualizzare sulla mappa tutti gli hotspot disponibili nei dintorni, o in una zona specifica, ed eventualmente collegarsi.
È naturale che i primi interrogativi su un progetto simile siano relativi alla privacy di chi offre la propria connessione privata, ma i dubbi vengono fugati dalla stessa società: in ciascuna Vodafone Station della community si apre una nuova rete Wi-Fi a cui si possono collegare fino a 3 dispositivi contemporaneamente. La rete condivisa è separata da quella domestica, pertanto "sicurezza, privacy e velocità di connessione del cliente saranno sempre garantite e prioritarie", sottolinea Vodafone.
L'iniziativa dell'operatore è sicuramente pregevole: consente in sostanza di portarsi dietro l'abbonamento di casa sfruttando i vari hotspot offerti dai suoi stessi clienti, e naturalmente sotto stretta concessione di questi ultimi. Certo, non sono pochi i limiti di un'iniziativa che dipende fortemente dalla sua diffusione e dal numero di utenti che accettano di aderire. Del resto non tutti sono disposti ad offrire la propria connessione a sconosciuti, anche se Vodafone ci assicura che le sessioni condivise sono del tutto slegate dalla rete domestica.
Insomma, la rete di casa diventa adesso democratica e disponibile a tutti gli utenti della community, ma tutto a completa discrezione del proprietario, che può scegliere se partecipare all'interessante iniziativa e godere dei vari hotspot che fioccheranno in tutta Italia e nei restanti paesi aderenti, o comunque continuare ad utilizzare la propria connessione semplicemente e solo a casa propria.