Chi è convinto che lo chef-robot svelato nei giorni scorsi sia l’ultima frontiera della cucina, forse dovrà ricredersi. Dal ricettario inventato da un algoritmo ad una periferica «universale» ad hoc per le stampanti 3D di cibo, potrebbe esserci ancora qualche sorpresa per i fornelli del futuro. E nell’attesa che le ipotesi più ambiziose diventino realtà, sono tante le soluzioni «smart» a portata di mano.
È disponibile da pochi giorni - e a quanto pare già sold out su Amazon Usa - il primo ricettario frutto di un algoritmo: lo ha scritto Watson (il super computer di Ibm diventato famoso per aver battuto l’uomo in un quiz televisivo) nell’ambito di un progetto dell’Institute of Culinary Education. Decine di ricette proposte sono state co-inventate dall’algoritmo del super-computer che ha suggerito combinazioni di ingredienti inconsuete.
Un volume - e presto anche un’app per smartphone - da tenere in cucina, magari su un piano di lavoro «intelligente» come quello svelato da Ikea nei giorni scorsi al Salone del Mobile di Milano, che suggerirà le ricette «mentre» si sta cucinando. La superficie per far questo sfrutta non solo la connessione a internet ma un sistema di fotocamere e proiettori in grado di «vedere» ciò che c’è sul tavolo e interagire in tempo reale. (La Stampa)
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Un volume - e presto anche un’app per smartphone - da tenere in cucina, magari su un piano di lavoro «intelligente» come quello svelato da Ikea nei giorni scorsi al Salone del Mobile di Milano, che suggerirà le ricette «mentre» si sta cucinando. La superficie per far questo sfrutta non solo la connessione a internet ma un sistema di fotocamere e proiettori in grado di «vedere» ciò che c’è sul tavolo e interagire in tempo reale. (La Stampa)
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