Bella, profumata e saporita. La salvia è utilizzata sin dai tempi più antichi sia per scopi alimentari o terapeutici che semplicemente ornamentali. Questa pianta aromatica appartiene alla famiglia delle Lamiaceae e sin dall’epoca egizia era considerata un'erba capace di guarire ogni male.
La Scuola Medica di Salerno, una delle più famose del Medioevo, depositaria della conoscenza medica dell'antichità, aveva dato a questa pianta il nome di Salvia salvatrix, «Salvia che salva». La specie che comumemente siamo abituati ad utilizzare per aromatizzare le nostre pietanze è la Salvia officinalis o salvia comune, pianta perenne originaria dell'Europa delle zone a clima mite. Il suo nome deriva dal latino salvus «sano, salvo» o "salus «salute» che stanno ad indicare le sue virtù come pianta curativa attribuito dai romani alla S. officinalis. I fusti sono dapprima di colore verde, poi con la maturità diventano legnosi, a sezione quadrangolare e molto ramificati. E' una pianta che può raggiungere il metro d'altezza. Le foglie sono portate da un corto picciolo, sono ovali-lanceolate, di un bel colore grigio-verde con i bordi dentellati e con la pagina superiore vellutata mentre quella inferiore è più ruvida e con nervature evidenti. I fiori - di colore violetto - sono per lo più riuniti nella parte terminale dello stelo (spicastri). Fiorisce a partire dalla primavera.
Le proprietà aromatiche sono date dall' olio essenziale che ha una composizione chimica molto complessa i cui costituiti principali sono: alfa e beta-tujone, canfora e 1,8-cineolo, i responsabili del suo caratteristico sapore. Le foglie per essere conservate devono essere raccolte tra maggio e luglio prima o all'inizio della fioritura. Si utilizzano anche le sommità fiorali raccolte all'inizio della fioritura. Per l'uso quotidiano in cucina le foglie possono essere raccolte tra la primavera e l'autunno. Le migliori sono quelle delle cime e non devono essere lavate ma strofinate con un panno umido. In genere le foglie e i fiori si fanno essiccare all'ombra e si conservano in sacchetti di carta o di tela. In tutti i paesi europei è una delle spezie maggiormente utilizzate in cucina come aromatizzante di carni, pesce, minestre e verdure. In Italia sono famosi sono i ravioli burro e salvia e le foglie di salvia fritte. In genere ha un sapore capace di annullare quello delle altre spezie; per questo motivo ai fornelli è spesso utilizzata da sola, senza l’aggiunta di altre “colleghe” aromatiche. (La Stampa | Cucina)
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