Migliaia di bambini in Nepal sono tornati a scuola, dopo il terremoto che ha devastato il paese il mese scorso.
Una scossa di magnitudo 7,8 si è verificata il 25 aprile mentre un’altra di magnitudo 7,3 ha colpito la nazione himalayana il 12 maggio. Il sisma ha provocato 8.600 vittime e ha distrutto abitazioni ed edifici pubblici. Almeno 32.000 classi sono state rase al suolo.
Una scossa di magnitudo 7,8 si è verificata il 25 aprile mentre un’altra di magnitudo 7,3 ha colpito la nazione himalayana il 12 maggio. Il sisma ha provocato 8.600 vittime e ha distrutto abitazioni ed edifici pubblici. Almeno 32.000 classi sono state rase al suolo.
Il governo e le organizzazioni umanitarie hanno realizzato finora 137 strutture scolastiche temporanee per permettere a 14 mila bambini di riprendere a studiare. Altri 4.500 centri dovranno essere costruiti per rispondere alle esigenze degli studenti nepalesi, costretti a lasciare le loro classi dopo il terremoto. L’Unicef sottolinea che sono stati necessari 24,1 milioni di dollari per aprire le strutture e preparare più di 19 mila persone, tra insegnanti e volontari, a fornire supporto psicologico ai giovani alunni. (Internazionale)
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