Un'aggressione bestiale, a colpi di machete ad opera di un gruppetto di giovani sudamericani che non volevano mostrare il biglietto sul treno del passante ferroviario alla fermata di Villapizzone, alla periferia di Milano, lungo il tragitto che porta i passeggeri a Expo. Il capotreno che voleva controllare i biglietti ha quasi perso il braccio, tanta è stata la violenza con la quale gli sono stati inferti i colpi. Il 118 non ha però spiegato se l'arto gli è stato tranciato durante l'aggressione o gli è stato quasi amputato una volta arrivato all'ospedale Niguarda. Anche un ferroviere fuori servizio, che era intervenuto per aiutarlo è stato colpito alla testa ed è stato trasportato all'ospedale Fatebenefratelli con un trauma cranico che non sarebbe grave. Il gruppo, composto da tre o cinque giovani è riuscito a fuggire prima dell'arrivo della polizia. All'aggressione avrebbe assistito una donna che è scappata subito dopo per lo spavento.
Secondo quanto ricostruito finora dalla Polfer, il capotreno avrebbe chiesto i biglietti ai pochi passeggeri pronti a salire a bordo, compreso il gruppetto di giovani sudamericani. Questi si sarebbero rifiutati di mostrare il titolo di viaggio e uno di loro ha estratto un machete da una borsa colpendo al braccio il controllore. Il ferroviere che in quel momento non stava lavorando, e che ha 31 anni, è intervenuto in suo aiuto ma è stato colpito alla testa (non è ancora chiaro se con la lama o altro) riportando un trauma cranico. Gli investigatori stanno ora cercando possibili testimoni e intanto stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza installate lungo il passante ferroviario e gli aggressori potrebbero avere le ore contate. Il Passante ferroviario ha subito notevoli ritardi in quanto il traffico, anche verso Expo è proseguito su un solo binario.
CAPOTRENO AGGREDITO: IL BRACCIO MIGLIORA DOPO L'OPERAZIONE Sarebbero in miglioramento le condizioni del capotreno brutalmente aggredito (insieme a un ferroviere intervenuto per aiutarlo) ieri sera su un treno proveniente dal sito di Expo, lungo il passante ferroviario. L'uomo, secondo alcuni amici che per tutta la notte hanno seguito lo sviluppo della situazione sanitaria, dopo una lunga operazione potrebbe non perdere più l'arto. L'uomo, che ha circa 30 anni, è stato sottoposto a un'operazione chirurgica all'ospedale di Niguarda.
INTERVENTO DI 8 ORE PER SALVARE BRACCIO "Si è trattata di una lesione molto grave ma il braccio per il momento è salvo". Lo affermano all'ANSA fonti dell'ospedale di Niguarda dove il capotreno aggredito ieri sera con una machete è stato ricoverato. L'uomo, che ha riportato la sub-amputazione del braccio sinistro, è stato sottoposto ad un intervento di otto ore con numerosi chirurghi specialisti. «Si è cercato di preservare la funzionalità dell'arto ma solo nei prossimi giorni si potrà sciogliere la prognosi se tutto è andato a buon fine».
DUE FERMATI, PORTATI IN QUESTURA Due persone sono state portate negli uffici della questura di Milano e sono sotto interrogatorio per l'aggressione a due ferrovieri a colpi di machete avvenuta ieri sera nella stazione del passante ferroviario di Villapizzone (Milano), a seguito della quale uno dei due ha perso un braccio. I sospettati sarebbero due sudamericani, uno dei quali sporco di sangue. Al momento la polizia sta ascoltando la loro versione. Sono stati bloccati subito dopo l'aggressione che, dalle prime ricostruzioni, sarebbe avvenuta a bordo del treno (e non in banchina come comunicato all'inizio) perché il gruppo di sudamericani si è rifiutato di mostrare il biglietto al capotreno. L'altro ferroviere di 31 anni, che era libero dal servizio, è stato colpito alla testa intervenendo in soccorso del collega. Gli investigatori stanno raccogliendo le testimonianze di altri passeggeri che erano sul posto al momento dell'aggressione.
I DUE GIOVANI FERMATI FANNO PARTE DI UNA GANG LATINA I due fermati per identificazione dalla polizia, ieri, dopo la brutale aggressione a un capotreno e a un suo collega sul passante ferroviario, a Milano, sono sospettati di appartenere a una gang di latinos. Il particolare emerge da ambienti vicini alle indagini. I due, la cui posizione è tuttora al vaglio, presentavano anche alcune macchie di sangue su alcuni indumenti, sulle quali ora verranno eseguito dei test genetici. Uno dei due era già stato indagato in passato proprio per fatti analoghi.
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Secondo quanto ricostruito finora dalla Polfer, il capotreno avrebbe chiesto i biglietti ai pochi passeggeri pronti a salire a bordo, compreso il gruppetto di giovani sudamericani. Questi si sarebbero rifiutati di mostrare il titolo di viaggio e uno di loro ha estratto un machete da una borsa colpendo al braccio il controllore. Il ferroviere che in quel momento non stava lavorando, e che ha 31 anni, è intervenuto in suo aiuto ma è stato colpito alla testa (non è ancora chiaro se con la lama o altro) riportando un trauma cranico. Gli investigatori stanno ora cercando possibili testimoni e intanto stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza installate lungo il passante ferroviario e gli aggressori potrebbero avere le ore contate. Il Passante ferroviario ha subito notevoli ritardi in quanto il traffico, anche verso Expo è proseguito su un solo binario.
CAPOTRENO AGGREDITO: IL BRACCIO MIGLIORA DOPO L'OPERAZIONE Sarebbero in miglioramento le condizioni del capotreno brutalmente aggredito (insieme a un ferroviere intervenuto per aiutarlo) ieri sera su un treno proveniente dal sito di Expo, lungo il passante ferroviario. L'uomo, secondo alcuni amici che per tutta la notte hanno seguito lo sviluppo della situazione sanitaria, dopo una lunga operazione potrebbe non perdere più l'arto. L'uomo, che ha circa 30 anni, è stato sottoposto a un'operazione chirurgica all'ospedale di Niguarda.
INTERVENTO DI 8 ORE PER SALVARE BRACCIO "Si è trattata di una lesione molto grave ma il braccio per il momento è salvo". Lo affermano all'ANSA fonti dell'ospedale di Niguarda dove il capotreno aggredito ieri sera con una machete è stato ricoverato. L'uomo, che ha riportato la sub-amputazione del braccio sinistro, è stato sottoposto ad un intervento di otto ore con numerosi chirurghi specialisti. «Si è cercato di preservare la funzionalità dell'arto ma solo nei prossimi giorni si potrà sciogliere la prognosi se tutto è andato a buon fine».
DUE FERMATI, PORTATI IN QUESTURA Due persone sono state portate negli uffici della questura di Milano e sono sotto interrogatorio per l'aggressione a due ferrovieri a colpi di machete avvenuta ieri sera nella stazione del passante ferroviario di Villapizzone (Milano), a seguito della quale uno dei due ha perso un braccio. I sospettati sarebbero due sudamericani, uno dei quali sporco di sangue. Al momento la polizia sta ascoltando la loro versione. Sono stati bloccati subito dopo l'aggressione che, dalle prime ricostruzioni, sarebbe avvenuta a bordo del treno (e non in banchina come comunicato all'inizio) perché il gruppo di sudamericani si è rifiutato di mostrare il biglietto al capotreno. L'altro ferroviere di 31 anni, che era libero dal servizio, è stato colpito alla testa intervenendo in soccorso del collega. Gli investigatori stanno raccogliendo le testimonianze di altri passeggeri che erano sul posto al momento dell'aggressione.
I DUE GIOVANI FERMATI FANNO PARTE DI UNA GANG LATINA I due fermati per identificazione dalla polizia, ieri, dopo la brutale aggressione a un capotreno e a un suo collega sul passante ferroviario, a Milano, sono sospettati di appartenere a una gang di latinos. Il particolare emerge da ambienti vicini alle indagini. I due, la cui posizione è tuttora al vaglio, presentavano anche alcune macchie di sangue su alcuni indumenti, sulle quali ora verranno eseguito dei test genetici. Uno dei due era già stato indagato in passato proprio per fatti analoghi.
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