Nel primo minuto del primo giorno di vendite in Giappone sono stati vendute ben mille unità di Pepper il robottino da 1.400 euro della Softbank che è in grado di capire e rispondere alle emozioni umane. Il gigante giapponese delle tlc che lo ha creato, lo ha messo in vendita online sabato mattina ottenendo un immediato successo. Pepper è alto 121 centimetri, è in grado di badare agli anziani, di insegnare e intrattenere i bimbi con canti e balli, ma anche di fare il commesso.
Progettato dalla filiale francese di SoftBank, la Aldebaran Robotics, Pepper ha una batteria di sensori e si affida a software di intelligenza artificiale basati sul cloud. Il robot sarà in vendita nel resto del mondo nel 2016 ad un prezzo non ancora annunciato. In Giappone, oltre ai 198 mila yen della spesa iniziale, bisogna anche aggiungerne altri 24 mila yen mensili (pari a 172 euro) per l'abbonamento della connessione dati e l'assicurazione contro i danni. Una cifra comunque non elevata, rispetto ad altri robot, e che non copre i costi di produzione degli automi. Il CEO di Softbank, Masayoshi Son, ha detto di essere disposto a vendere sottocosto almeno per i primi quattro anni, puntando sulla vendita delle applicazioni e che ritiene che per la sua società i robot saranno "una delle principali fonti di entrate dei prossimi 20-30 anni". Al momento sono un centinaio le app disponibili, ma le cinesi FoxConn, che produce hardware per la Apple, e il gruppo di e Commerce Alibaba, hanno già annunciato nuovi applicazioni.
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Progettato dalla filiale francese di SoftBank, la Aldebaran Robotics, Pepper ha una batteria di sensori e si affida a software di intelligenza artificiale basati sul cloud. Il robot sarà in vendita nel resto del mondo nel 2016 ad un prezzo non ancora annunciato. In Giappone, oltre ai 198 mila yen della spesa iniziale, bisogna anche aggiungerne altri 24 mila yen mensili (pari a 172 euro) per l'abbonamento della connessione dati e l'assicurazione contro i danni. Una cifra comunque non elevata, rispetto ad altri robot, e che non copre i costi di produzione degli automi. Il CEO di Softbank, Masayoshi Son, ha detto di essere disposto a vendere sottocosto almeno per i primi quattro anni, puntando sulla vendita delle applicazioni e che ritiene che per la sua società i robot saranno "una delle principali fonti di entrate dei prossimi 20-30 anni". Al momento sono un centinaio le app disponibili, ma le cinesi FoxConn, che produce hardware per la Apple, e il gruppo di e Commerce Alibaba, hanno già annunciato nuovi applicazioni.
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