Leonardo Di Caprio paladino dell'ambiente per la cui difesa è disposto a sborsare quindici milioni di dollari. Non è la prima volta che l'attore hollywoodiano si occupa di tematiche ambientali attraverso la sua Fondazione.
Nel corso degli anni, infatti, ha effettuato diverse donazioni a sostegno della ricerca, oltre al suo 'placet' nei confronti di numerosi petizioni internazionali. Stavolta, per salvare il pianeta, il protagonista di Titanic o The Aviator intende mettere a disposizione 15 milioni di dollari nella lotta ai cambiamenti climatici, una delle tematiche più sentite dall'opinione pubblica ma anche dalla comunità scientifica.
Nel 2010, Di Caprio tirò fuori un milione di dollari che venne destinato al Wwf per salvare le tigri. Oggi la cifra della sovvenzione da parte della Fondazione andrà a favorire tutte quelle azioni finalizzate a invertire il surriscaldamento del pianeta con tutte le conseguenze negative che produce; comprese le criticità più rilevanti evidenziate negli ultimi anni proprio a causa dei cambiamenti del clima: ad esempio la protezione di specie animali in via di estinzione o la tutela dell'ecosistema marino, ma anche il sostegno alle comunità indigene che custodiscono le ultime riserve e risorse naturali della terra, come accade in Amazzonia. L'annuncio Leonardo Di Caprio lo ha fatto in occasione del New York Climate Summit, insieme al numero uno dell'Onu Ban Ki-moon per riaffermare l'urgenza di intrervenire contro i cambiamenti climatici, sopratutto in vista della cruciale Conferenza delle Nazioni Unite che si terrà a Parigi alla fine dell'anno.
"La distruzione del nostro pianeta continua a un ritmo che non possiamo più permetterci di ignorare. Sono orgoglioso di sostenere queste organizzazioni che stanno lavorando per risolvere più grande sfida del genere umano. Abbiamo la responsabilità di innovare un futuro in cui l’abitabilità del nostro pianeta non vada a scapito di chi lo abita", ha osservato la star di Hollywood. Finora la Fondazione dell'attore ha finanziato oltre 70 progetti ad alto impatto in più di 40 Paesi. Attualmente, un nuovo impegno riguarderebbe la creazione di un movimento a sostegno delle comunità indigene che lottano per la preservazione della foresta pluviale. (IntellegoNews.it)
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