Giorgio Grena, 27enne di Foresto Sparso (Bergamo), nel 2010 era relegato allo stato vegetativo a causa di un grave incidente sull' A4 e nei cinque anni successivi non ha mai manifestato nessun cambiamento nell' interazione con l' ambiente circostante fino a quando, improvvisamente, si è risvegliato dal coma. "È stato un miracolo e ne sono consapevole, ma i miracoli avvengono perché ci sono la fede e l' amore", ha raccontato Rosa Vigani, madre del ragazzo.
"C' è stato un momento in cui ci è stato proposto di portare Giorgio in istituto - ha aggiunto la donna a L' Eco di Bergamo - ma l' abbiamo portato a casa e coinvolto comunque nella nostra vita, nei nostri discorsi. Ci ha unito un invisibile, indistruttibile legame che ha dato un senso alla perseveranza dei medici e di quanti con noi non hanno mai smesso di sperare, mettendoci amore e non semplice compassione".
L' incredibile storia di Giorgio è stata presentata per la prima volta all' incontro annuale sulle cure per la riabilitazione organizzato a San Pellegrino dall' associazione Genesis, nata nel 1989 in seno alla clinica Quarenghi e impegnata per il recupero dell' handicap da trauma cranico. Durante la fase più acuta, il 27enne è stato seguito dei medici della Fondazione Maugeri di Pavia e poi dallo staff della clinica Quarenghi di San Pellegrino Terme.
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"C' è stato un momento in cui ci è stato proposto di portare Giorgio in istituto - ha aggiunto la donna a L' Eco di Bergamo - ma l' abbiamo portato a casa e coinvolto comunque nella nostra vita, nei nostri discorsi. Ci ha unito un invisibile, indistruttibile legame che ha dato un senso alla perseveranza dei medici e di quanti con noi non hanno mai smesso di sperare, mettendoci amore e non semplice compassione".
L' incredibile storia di Giorgio è stata presentata per la prima volta all' incontro annuale sulle cure per la riabilitazione organizzato a San Pellegrino dall' associazione Genesis, nata nel 1989 in seno alla clinica Quarenghi e impegnata per il recupero dell' handicap da trauma cranico. Durante la fase più acuta, il 27enne è stato seguito dei medici della Fondazione Maugeri di Pavia e poi dallo staff della clinica Quarenghi di San Pellegrino Terme.
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