Cosa sarebbe accaduto se la guerra fredda si fosse trasformata in un’apocalisse nucleare? È un tema da cui hanno preso spunto decine di videogiochi, con alterne fortune. Ma fra tutti, uno in particolare è stato in grado di suscitare l'interesse del pubblico: Fallout.
Il che spiega il motivo per cui l'uscita del nuovo episodio della saga fosse attesa come un importante evento nel mondo videoludico. Basti pensare che nel giorno dell’esordio, nei negozi sono state distribuite circa 12 milioni di unità in tutto il mondo, mentre le edizioni speciali sono andate esaurite in poche ore.
Fin dal lontano 1997, Fallout è diventato un classico dei videogame post-apocalittici. Questo perché gli sviluppatori si sono sempre concentrati molto su atmosfera e ambientazioni. E c’è da dire che Fallout 4, sviluppato da Bethesda e uscito il 10 novembre per PlayStation 4, Xbox One e Pc, da questo punto di
vista non delude affatto.
In Fallout 4, anche se i progressi dell’elettronica sono praticamente fermi a prima dell’invenzione dei transistor (mai avvenuta nella storia del videogame) l’uomo e la macchina si fondono, diventano complementari. Quello di Fallout è un mondo fatto di valvole, di computer rudimentali enormi, di un’infinità di metallo e di tanta, tanta ruggine. Insomma, una perfetta ambientazione steampunk. Il tutto condito da simbologie che riportano ai vecchi spot americani degli anni ’60, un po’ come nei primi videogiochi della serie Bioshock.
Un elemento che farà piacere agli appassionati di Rpg è la possibilità non solo di scegliere tra un vasto arsenale di armi, ma anche di poter costruire, raccogliendo materiali qua e là, praticamente qualsiasi cosa: da pistole e fucili fino a case e insediamenti.
Il che spiega il motivo per cui l'uscita del nuovo episodio della saga fosse attesa come un importante evento nel mondo videoludico. Basti pensare che nel giorno dell’esordio, nei negozi sono state distribuite circa 12 milioni di unità in tutto il mondo, mentre le edizioni speciali sono andate esaurite in poche ore.
Fin dal lontano 1997, Fallout è diventato un classico dei videogame post-apocalittici. Questo perché gli sviluppatori si sono sempre concentrati molto su atmosfera e ambientazioni. E c’è da dire che Fallout 4, sviluppato da Bethesda e uscito il 10 novembre per PlayStation 4, Xbox One e Pc, da questo punto di
vista non delude affatto.
In Fallout 4, anche se i progressi dell’elettronica sono praticamente fermi a prima dell’invenzione dei transistor (mai avvenuta nella storia del videogame) l’uomo e la macchina si fondono, diventano complementari. Quello di Fallout è un mondo fatto di valvole, di computer rudimentali enormi, di un’infinità di metallo e di tanta, tanta ruggine. Insomma, una perfetta ambientazione steampunk. Il tutto condito da simbologie che riportano ai vecchi spot americani degli anni ’60, un po’ come nei primi videogiochi della serie Bioshock.
Un elemento che farà piacere agli appassionati di Rpg è la possibilità non solo di scegliere tra un vasto arsenale di armi, ma anche di poter costruire, raccogliendo materiali qua e là, praticamente qualsiasi cosa: da pistole e fucili fino a case e insediamenti.